Siracusa. Comunità alloggio di via Lazio, bando pubblico per gestirla: “Nessuna chiusura”

“Il Comune non ha alcuna volontà di chiudere la comunità alloggio di via Lazio. Intende e deve rispettare la legge e i diritti e le necessità degli ospiti disabili della struttura”. L’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra è chiara sul destino della comunità alloggio che secondo una denuncia di “Progetto Siracusa” sarebbe in fase di smantellamento perchè l’immobile, di proprietà comunale, torni nella disponibilità di palazzo Vermexio. Affermazioni che sarebbero ben lontane dalla verità, secondo le spiegazioni che fornisce l’assessore della giunta Italia. “Il tema- premette Furnari- è per noi all’ordine del giorno. Lavoro da mesi a questa vicenda, innanzitutto per regolarizzare una situazione che era anomala da molto tempo. Quello che stiamo facendo è attivare le procedure che possano mettere ordine, senza che questo metta in alcuni modo in discussione la tutela e l’assistenza alle persone che vivono nella struttura. Al contrario, la nostra attività mira a garantire che il servizio sia adeguato alle patologie dei disabili assistiti”.  La comunità alloggio di via Lazio è una delle strutture nate dopo la chiusura dell’Aias, negli anni ’90. “Negli anni- spiega l’assessore Furnari- sono state concesse proroghe e stipulate convenzioni senza mai un avviso ad evidenza pubblica per l’affidamento alla cooperativa. E’ poi subentrata anche un’evoluzione normativa. E’ evidente che sia necessario adeguarsi. E’ un dovere, non una possibilità”. Chiarimento anche sul trasferimento di due ospiti, deciso nei giorni scorsi. “Per i singoli casi-evidenzia l’esponente della giunta comunale-  esiste un’unità di valutazione multidisciplinare, composta perlopiù da medici, che danno indicazioni sui progetti socio-sanitari. Gli aspetti sanitari sono di loro competenza. Se per un paziente variano le condizioni o si aggravano o, per qualsiasi altra ragione, ha la necessità di un’assistenza diversa,  abbiamo l’obbligo di garantire quanto serve, in strutture con un grado di assistenza superiore rispetto ad una comunità alloggio”. Infine un’ ulteriore puntualizzazione. “L’obiettivo dell’amministrazione comunale- prosegue Furnari- non è mai stato la chiusura della comunità alloggio. Il mio lavoro è legato alla predisposizione di un bando ad evidenza pubblica. Qualora sussistessero i requisiti che vengono dati dalla Regione, l’attività può essere portata avanti in quell’edificio, essendo questo il nostro interesse ed essendo questa la nostra volontà”.