Siracusa. Comunità per minori Arenella: "Da un anno senza stipendio"

Senza stipendio da un anno e senza alcuna certezza per il futuro. Tornano a protestare i dipendenti della cooperativa “Eden”, che gestisce una comunità alloggio per minori sottoposti all’autorità giudiziaria. Non percepiscono gli emolumenti previsti dallo scorso luglio, quando è stato saldato loro lo stipendio relativo alla mensilità di marzo 2015. Da quel momento, solo l’attesa, le richieste di chiarimenti, le garanzie, ad oggi senza seguito. Dalla Regione, ultima risposta ufficiale il 21 dicembre scorso, con la necessaria impegnativa di spesa. Manca, però, il passaggio successivo, quello che consentirebbe il concreto pagamento delle somme ai dipendenti che ne hanno diritto. I meccanismi farraginosi della burocrazia da una parte, le esigenze concrete, legate alla vita quotidiana delle famiglie, dall’altra. Le comunità alloggio per minori sottoposti all’autorità giudiziaria in Sicilia sono 52. I ritardi da parte della Regione riguardano tutte le strutture. In alcuni casi, però, i presidenti della cooperative riescono ad anticipare parte delle somme vantate. “Non è il nostro caso- racconta la dipendente Manuela Marino- Ma il nostro problema non è più e non è soltanto legato all’esigenza di avere , ogni tanto, degli acconti. Vorremmo che la questione fosse gestita e riorganizzata a monte, come sarebbe normale. Lavoriamo ogni giorno e ogni notte, senza che i festivi possano tradursi in giornate di riposo. Lo facciamo volentieri. E’ il nostro impegno. Sarebbe, però, altrettanto normale vivere con la consapevolezza che il lavoro debba essere retribuito regolarmente, secondo un sistema ben stabilito”. La vicenda è all’attenzione del deputato regionale Vincenzo Vinciullo, pronto a presentare due emendamenti per reperire le somme necessarie. Lo scorso maggio una rappresentanza della comunità alloggio “Arenella” ha ottenuto, tramite l’intervento dei sindacati, la Cgil nello specifico, un’audizione in Regione, alla presenza del funzionario che si occupa dei mandati. “In quell’occasione- spiega la professionista impiegata nella struttura- ci è stata garantita una maggiore tempestività dei pagamenti. Nulla, però, ad oggi, risulta essere stato modificato”.