Siracusa. Covid, affondo di Bonomo: Nel capoluogo servono misure più forti"

“La situazione sanitaria in provincia di Siracusa è allarmante e anche se nessuno ha a cuore come me, per la storia personale e della mia famiglia, il futuro delle piccole e medie imprese siracusane, non posso che sottolineare un senso di allarme per la salute dei miei concittadini”. Questo l’affondo di Mario Bonomo,ex deputato regionale ed oggi Coordinatore provinciale del Movimento per le Autonomie.
Bonomo punta l’indice contro il sindaco,Francesco Italia, di cui non sembra condividere le scelte in tema di gestione dell’emergenza Covid nel capoluogo. “Ritengo sia estremamente pericoloso minimizzare una situazione sanitaria vicina al collasso-sostiene l’esponente politico di Centrodestra-
Da una mia personale verifica ho constatato che il pronto soccorso covid dell’ospedale Umberto I è saturo, il reparto di pneumologia covid è al completo, quello di rianimazione è senza posti liberi, come pure quello di medicina infettiva e che dei pazienti verrebbero di conseguenza trasferiti in altri ospedali come quello di Noto.
Pur apprezzando la grande disponibilità di medici ed infermieri, la professionalità della struttura sanitaria dell’Asp,che non si è fatta trovare impreparata- prosegue- mi chiedo perché siamo giunti impreparati alle soglie di un’emergenza annunciata da tempo”. A queste considerazioni,aggiunge delle domande.
“Come fa – il quesito che pone Bonomo-il sindaco Italia ad affermare che i controlli in città non sono mai mancati? Forse conosce e frequenta soltanto poche e ristrette parti della città. Pochi e scarsi controlli e scuole aperte: una contraddizione evidente.
Perché, di fronte ad una situazione che rischia di una situazione che rischia diventare fuori controllo, non ha seguito l’esempio, lui che è il primo cittadino della quarta città della Sicilia, dei sindaci dei tre capoluoghi più grossi (Palermo, Catania e Messina) chiudendo subito le scuole di ogni ordine e grado? Forse perchè altrimenti i ragazzi si assembrano in luoghi ben conosciuti? E allora i controlli a cosa servono?”. Si un altro versante, Bonomo sollecita un impegno per “garantire il più alto numero di tamponi possibile: solo in questo modo potremo avere un quadro davvero veritiero e in grado di essere oggetto di valutazioni consapevoli e responsabili”.
Poi un riferimento di carattere politico.
“Mi rifiuto- conclude l’ex alleato dell’amministrazione Italia- di pensare che qualche forza politica o il suo massimo esponente, possa influenzare con teorie strampalate l’amministrazione Italia nel contrasto della pandemia”.La sollecitazione di Bonomo è quella dell’adozione di misure più stringenti nel capoluogo.