Siracusa. Covid, l'ex direttore di Malattie Infettive Scifo: "Numeri pazzi sui contagi: ecco i dati veri"

“Numeri pieni di contraddizioni, spesso pazzi”. L’ex direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Gaetano Scifo spiega così i dati che riguardano l’andamento del contagio, della guarigione e dei decessi per Coronavirus in provincia di Siracusa.  “Noi abbiamo il maggior numero di guariti e il maggior numero di morti al contempo- spiega l’infettivologo- Le percentuali dicono questo. Ma come facciamo ad essere al contempo l’uno e l’altro?  197 contagiati della provincia è un numero errato, peraltro fermo da tre giorni”. I numeri vanno letti e interpretati e i conti non quadrano, secondo il noto specialista siracusano, che sta fornendo il proprio supporto alla squadra che gestisce l’emergenza in ospedale. Il numero dei pazienti a domicilio, ad esempio, secondo Scifo sarebbero in numero tre volte superiore rispetto a quanti ne emergerebbero, invece, dai numeri ufficiali. La verità sarebbe, per il medico siracusano, che in provincia abbiamo tra 320 e 330 casi effettivi, quindi saremmo al quarto posto in Sicilia. Questo, sulla base di una serie di calcoli basati sui dati diffusi dalla Regione. “Se il numero dei positivi non torna è per il ritardo degli esiti dei tamponi, enorme. Molti non saranno nemmeno mai registrati come caso Covid perchè qualcuno non ha mai avuto il risultato e forse non l’avrà mai. E’ il caso di una dipendente della Soprintendenza, che ha avuto tanti sintomi, ora sta benissimo, ha fatto un tampone 5 settimane fa e non ha mai avuto un risultato. Il sistema epidemiologico non ha quindi nemmeno raccolto tanti dati”.   In provincia sono stati effettuati oltre 4 mila tamponi dall’inizio dell’epidemia. “Non sono pochissimi ma nemmeno molti- dice Scifo- su una popolazione di 400 mila abitanti. Il problema è a chi sono stati fatti , se sono stati fatti congruamente, una serie di fattori da tenere in considerazione. C’è stata una carenza enorme”. Secondo l’ex direttore di Malattie Infettive non ci sarebbe da allarmarsi. “Un importante infettivologo di Catania mi ha comunicato che le strutture catanesi hanno ricevuto 17 pazienti siracusani con sospetto Covid. Questo vuol dire che i cittadini forse hanno sviluppato sfiducia per la sanità siracusana, anche alla luce delle polemiche che si sono sviluppate dopo servizi giornalistici andanti in onda sulle reti nazionali. Non dobbiamo temere. Che i pazienti vadano in trasferta a Catania per curarsi non deve accadere. Rassicuro la popolazione e invito a fare ricorso alle nostre strutture, che sono perfettamente all’altezza della situazione”. Avanzando delle previsioni, non è escluso che si possa arrivare a “contagi zero” intorno al 10 Maggio.