Siracusa. Differenziata, è una giungla: 135 multe in 8 giorni solo in Ortigia. I furbi, gli incivili e chi non capisce

Il servizio di raccolta differenziata va certamente migliorato. Ma i siracusani non stanno esattamente collaborando. Privati cittadini e attività commerciali (in particolare del settore food) non hanno ancora ben compreso il senso di un calendario che stabilisce in quali giornate e quali rifiuti vadano conferiti nei mastelli del porta a porta.
Solo questa mattina sono state elevate 8 sanzioni al riguardo. Polizia Ambientale e Municipale lavorano notte e giorno, con sei pattuglie dedicate, a questa repressione educativa dopo un periodo di tolleranza per assestamento. Attualmente i controlli sono concentrati in Ortigia. Presto si estenderanno anche alla Borgata.
Nell’ultima settimana sono state 127 le multe totali. Media sanzione: 50 euro, alla luce della nuova ordinanza che dispone sanzioni da 25 a 600 euro. Gli agenti hanno verificato il corretto conferimento in mastelli e carrellati, scoprendo come purtroppo per molti la strafottenza sia la regola. Ogni giorno, si conferisce ogni rifiuto. Senza regola, senza norma. Una giungla. Eppure tutti si lamentano e chiedono una città pulita, senza però effettuare il più piccolo sforzo, come rispettare le regole per il conferimento dei rifiuti.
Sono stati, inoltre, individuati oltre 30 proprietari di immobili in Ortigia dati in affitto e mai registrati Tari. Pertanto sono stati segnalati per la relativa sanzione che prevede il pagamento degli ultimi 5 anni della tassa sui Rifiuti. C’è poi il problema degli stranieri, extracomunitari in particolare, che non hanno compreso il meccanismo della differenziata, probabilmente per gap linguistico. Ma anche ad alcune attività di ristorazione sono state tirate le orecchie dagli agenti della Municipale e dell’Ambientale: rimangono convinti che possono gettare ogni frazione di rifiuto, in ogni momento, nei mastelli (peraltro lasciati all’esterno, ndr) quando invece c’è anche in questo caso un calendario da rispettare, per conferimento ed esposizione rifiuto. Insomma, per Ortigia è ancora anno zero di una lunga battaglia culturale.