Siracusa. Distacchi forzosi dell'acqua: i consigli dell'avvocato Michele Mauceri

Dall’annuncio ai fatti. La curatela fallimentare di Sai 8 ha avviato i distacchi forzosi per i morosi. L’elevata percentuale di evasione, che affonderebbe negli anni, non avrebbe lasciato alternativa all’esercizio provvisorio ex Sai 8. Decine le segnalazioni giunte alla redazione di Siracusaoggi.it.
Trattandosi di un servizio pubblico così interrotto, in molti hanno chiesto lumi sulla legittimità di simili operazioni. Per saperne di più, abbiamo interpellato il noto legale Michele Mauceri. “C’è poco da fare in questi casi”, ci spiega l’avvocato. “Considerate che si arriva al sigillo del contatore solo dopo almeno un biennio di bollette non pagate. Non si procede forzosamente dopo una o due bollette. In questo, va riconosciuta la linea di coerenza sempre tenuta da Sogeas prima e Sai 8 dopo. Il distacco avviene solo in presenza di una morosità conclamata e dopo un tot di solleciti inviati a casa”. Ora, l’acqua è un bene pubblico oltre che un servizio di pubblica utilità. “E’ vero, ma non è possibile procedere come, ad esempio, fa l’Enel. Dopo un paio di bollette dell’energia non pagate, i tecnici intervengono per limitare la potenza erogata, garantendo un minimo appena sufficiente per l’illuminazione. Un’operazione di questo tipo non è pensabile con l’acqua. Per questo si attendono tempi medio lunghi prima di staccare l’acqua e non alla prima o seconda bolletta non saldata”. Cosa fare, allora, quando si subisce il distacco? L’avvocato Michele Mauceri non ha dubbi. “Inutile pensare di fare ricorso. Il consiglio, magari, è quello di contattare la ditta e studiare un piano di rientro del debito, anche dilazionato nel tempo. Non credo che la curatela di Sai 8 voglia il pagamento di tutto e subito”.