Siracusa. Dopo il lockdown, tornano i pellegrini al Santuario della Madonna delle Lacrime

Tornano i pellegrini al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Dopo il lockdown e sulla scorta del recente provvedimento regionale che ha disposto la possibilità di viaggiare in bus e treni senza il distanziamento sociale, ma con l’obbligo della mascherina, è arrivato in visita il primo gruppo di pellegrini da San Cataldo (Caltanissetta). Erano accompagnati dal loro parroco.
Intanto, nel parco del Santuario, dopo la panchina anti-covid altra novità: una statua raffigurante la Madonna dell’Umiltà, dono di due coppie di sposi, Maria Galizia-Sebastiano Greco e Rosa Bellina-Salvatore Bianco. La statua in pietra è stata posizionata di fronte alla scalinata della Basilica, per indicare la via dell’umiltà scelta dalla Madonna, che deve diventare itinerario spirituale per ogni cristiano.
Proprio nel parco, per tutto il mese di luglio, il Centro Interculturale di Aiuto ed Orientamento “CIAO” dei Fratelli Maristi sta tenendo un campo-scuola per ragazzi. Iniziativa accolta con entusiasmo dal rettore del Santuario, padre Aurelio Russo.
“Il campo estivo vuole essere un’alternativa qualificata al restare chiusi in casa, al guardare le mura domestiche o solo la televisione, al dedicare ore e ore allo schermo del proprio cellulare, persi in qualche video di Youtube o sulle schermate dei vari giochini”, spiegano dal Santuario. Non solo giochi, ma anche stare insieme dopo i mesi che hanno costretto i più piccoli alla “solitudine”.
Nonostante le limitazioni per il coronavirus – osservando molta attenzione e rispettando le regole necessarie (distanziamento, mascherine, gel per sanificare le mani, certificato medico, misurazione della febbre giornaliera, etc…) – i ragazzi potranno godere dello spazio all’aperto dei viali della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, “polmone vitale e spirituale della città”.
Il tema del campo estivo sarà tutto incentrato sullo speciale ritrovamento fanta-archeologico di una straordinaria macchina del tempo, proprio a pochi passi dalle fondazioni greche e dai resti romani di Piazza della Vittoria.