Siracusa dopo la sentenza del Cga, Italia: "Nuove priorità e querele per chi ha gettato fango"

L’amministrazione comunale è pronta programmare i prossimi tre anni. Una rivoluzione della mobilità sostenibile, l’ambiente, la macchina amministrativa quella che il sindaco, Francesco Italia ha annunciato questa mattina, durante la conferenza stampa convocata dopo la sentenza del Cga, che conferma la sua elezione e respinge l’appello di Ezechia Paolo Reale, suo competitor alle ultime amministrative. Con i legali che hanno seguito la vicenda nelle sedi della giustizia amministrativa, il primo cittadino è entrato nel merito della sentenza che ribalta il pronunciamento del Tar di Catania. Un’occasione per entrare nel merito della vicenda, ma anche per parlare di futuro e di rapporti politici con le forze che sostengono l’amministrazione Italia. A illustrare la sentenza, l’avvocato Gianluca Rossitto. “Eravamo convinti che la sentenza del Tar fosse sbagliata – ha detto il legale .In sintesi vengono sanciti diversi aspetti, innanzitutto che il ricorso e la sentenza di primo grado erano basati su tesi, teorie, non suffragate, nemmeno minimamente, da prove ed elementi. E’ un manuale di diritto elettorale. I giudici, cinque magistrati, fanno presente che gli errori fisiologici non possono e non devono, per ragioni di natura democratica, travolgere un esito elettorale chiaro”. Il sindaco, Francesco Italia ha ripercorso quella che ha definito “una vicenda dolorosa per la città. A causa del ricorso qualcuno ha strumentalmente cavalcato alcune espressioni che non sono degne di questa città. Si è parlato di brogli elettorali-ha ricordato-  come se stessimo parlando di un apparato deliquenzale che aveva complottato e questo sarebbe avvenuto al primo turno, con 7 candidati sindaci e uno dei quali pronto a vincere subito, al primo turno, visto che la sua candidatura era stata studiata a tavolino proprio per questo. Per due anni abbiamo dovuto leggere di brogli quando era evidente fin dall’inizio che si trattava di errori fisiologici. Emerge dalla sentenza- dice ancora il primo cittadino- che la volontà elettorale è stata espressa in maniera chiara e precisa e mai messa in discussione”. Sguardo adesso puntato al futuro amministrativo, con alcune priorità che Italia indica fin da adesso. Mobilità sostenibile, riorganizzazione della macchina amministrativa tra i punti principali della programmazione dei prossimi tre anni. “La sfida è alla nostra portata- sostiene Italia- Abbiamo dimostrato di esserci e di essere in grado di portare la città fuori dalle mani di chi ha favorito interessi. Da parte nostra,  vedrete solo ricerca del bene comune e trasparenza”.  Ma la vicenda, seppur chiusa dal punto di vista della giustizia amministrativa, non sembra destinata a lasciare le sedi legali. Il sindaco è pronto, infatti, a querelare  “tutti coloro che si sono permessi di insinuare rapporti di questa amministrazione e brogli”. Un riferimento, infine, anche alle accuse delle ultime settimane secondo cui Italia avrebbe voluto nascondere alla città il sequestro di plichi. “Non ne eravamo a conoscenza- commenta Italia- Lo abbiamo appreso in quel momento”.