Siracusa. Droga e Mafia, processo Aretusa: chieste condanne per 216 anni di carcere

Formulate le richieste di condanna nei confronti dei 20 imputati del processo Aretusa. Sono accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero fatto parte di tre gruppi criminali, capaci di spartirsi il territorio per la gestione della droga. Le richieste sono partite dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Alessandro La Rosa. Sono in totale 216 gli anni di carcere presentati dal pm ai giudici della Corte di Assise . La  pena più pesante, 30 anni, è stata sollecitata per Gianfranco Urso, figlio di Agostino Urso, “u prufissuri”, storico capo clan assassinato il 29 giugno del 1992 al Lido Sayonara, a Fontane Bianche. Per i magistrati della Procura distrettuale antimafia, Gianfranco Urso, era il capo della cellula operante nella zona di via Bartolomeo Cannizzo, a nord di Siracusa, e proprio sotto casa sua che, secondo polizia e carabinieri, sarebbero avvenuti i summit per appianare gli scontri o prendere decisioni. Nel dettaglio le richieste del pm della Dda di Catania prevedono: 30 anni di reclusione per Gianfranco Urso; 22 anni per Luigi Urso; 15 anni per Andrea Abdoush,; 19 anni per Salvatore Catania; 11 anni di reclusione ciascuno per Agostino Urso e Gianfranco Bottaro; 12 anni per Daniele Romeo; diciannove anni per Lorenzo Vasile; nove anni per Franco Satornino; 15 anni per Massimiliano Midolo; 12 anni per Maria Christian Terranova; undici anni di reclusione per Lorenzo Giarratana; tre anni e sei mesi per Francesco Fontana; tre anni per Massimiliano Romano; due anni e sei mesi per Sebastiano Recupero; due anni per Angelica Midolo; cinque anni ciascuno per Salvatore Quattrocchi e Umberto Montoneri; tre anni e sei mesi per Concetto Anthony Magnano e sette anni per Salvatore Silone.