Siracusa. Due mesi alla chiusura della discarica di Costa Gigia. Vitale (Sel): "Si punti davvero sulla differenziata"

Mancano poco più di due mesi alla preventivata chiusura della discarica privata di contrada Costa Gigia, ad Augusta. E’ il sito in cui la maggior parte dei Comuni della provincia di Siracusa confluiscono i rifiuti solidi urbani raccolti nei centri abitata, l’indifferenziata. Dopo alcuni anni di attività, la discarica gestita da “Green Ambiente” è quasi satura.Una volta raggiunta la capacità massima del sito, si provvederà alla sua chiusura, come avvenuto in passato per altre discariche, inclusa quella di contrada Arenaura, a Siracusa. E’ questo, secondo il segretario provinciale di “Sel”, Vincenzo Vitale il momento per avviare una riflessione seria sul futuro della gestione dei rifiuti, anche e soprattutto in termini culturali. “La chiusura della discarica di Costa Gigia- spiega l’esponente di sinistra- porterà con sé diverse conseguenza, soprattutto in termini di costi, per le amministrazioni comunali e dunque dei cittadini. Andare a depositare i rifiuti in zone più distanti rispetto ad Augusta comporterà un aggravio delle spese, quindi è facile ipotizzare che anche la tassa sarà più alta”. Partendo da questa premessa, l’unica strada percorribile, secondo Vitale, è quella della raccolta differenziata, che “si traduce anche in una validissima forma di risparmio. Se l’andamento, quando si parla di raccolta differenziata, è scarso- prosegue l’esponente di “Sel”- non è un caso. Non si può pensare che non ci siano responsabili. Esistono delle realtà più virtuose come Canicattini e Solarino- dice ancora Vitale- così come esistono anche cittadini virtuosi che fanno della differenziata uno stile di vita, anche se non basta”. La sollecitazione di “Sinistra, ecologia e libertà” è rivolta a tutti i sindaci del territorio, affinchè prima ancora “di individuare un’altra discarica in cui confluire i propri rsu, attivino un’incessante campagna informativa, ma anche mediatica, che assilli letteralmente i cittadini, coadiuvati, ovviamente, da tutti i partiti, i movimenti e le associazioni che fanno della differenziata un punto programmatico essenziale perchè si capisca che differenziale equivale a risparmiare”.