Siracusa e la manifestazione per la legalità: associazioni da una parte, sindacati dall'altra. Armaro: "Unità"

Crescono le adesioni in vista della manifestazione del 30 novembre. L’appuntamento lanciato dalle associazioni per portare in piazza la Siracusa onesta e perbene, in risposta a chi crede di poter creare una cappa di terrore per orientare la vita pubblica ed economica della città. “Chiederò a tutte le forze politiche, ai sindacati, alle associazioni degli artigiani, dei commercianti, alle associazioni antiracket e di volontariato ai cittadini ed ai capigruppo consiliari un incontro aperto per stabilire le modalità e le parole d’ordine della mobilitazione”, annuncia il presidente del Consiglio comunale, Santino Armaro. Palazzo Vermexio si candida, allora,a diventare cabina di regia della manifestazione per la legalità.
La volontà di Armaro, invero, è di sostenere l’iniziativa e allargarne la partecipazione.
“La mobilitazione del mondo dell’associazionismo – afferma – è assolutamente lodevole ed è sintomo di una forte sensibilità, ma sarebbe sbagliato se tutte le iniziative, comprese quelle dei sindacati, non trovassero un punto di sintesi”. Parole che arrivano per creare unità dopo la scelta, francamente poco comprensibile, dei sindacati di indire un secondo e differente momento di piazza.
“Siamo impegnati per l’affermazione della legalità, nella società e nelle istituzioni, quindi penso che il luogo dove confrontarci e decidere tutti insieme sia la sede dell’organo rappresentativo di tutti i siracusani, Palazzo Vermexio. Bisogna evitare che si manifesti dando la sensazione di una divisione che nei fatti non esiste. Sono già al lavoro per organizzare un incontro preparatorio, che conto di tenere nei prossimi giorni, e il posto naturale non può che essere l’aula del Consiglio Comunale”.