Siracusa. Emergenza incendi: "Attacco alle aree protette, si schieri l'esercito"

“Avevamo già lanciato l’allarme a Marzo 2021 con i primi incendi che ci avevano particolarmente allarmato ma ad oggi, visto purtroppo quello che sta accadendo in maniera drammatica, le nostre preoccupazioni sono aumentate e il problema è molto vasto e serio”.
Lo afferma Marco Mastriani, componente al C.R.P.P.N. (Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana) ed esponente dell’Ente Fauna Siciliana.

“Il  primo incendio- ricorda Mastriani- si verificò addirittura già nel mese di gennaio , a seguire alcuni in primavera ma che rispetto alla media annuale facevano registrare un assurdo anticipo del problema rispetto ai mesi estivi, e ad oggi quasi a fine giugno, la provincia di Siracusa e anche altri parti della Sicilia sono sotto assedio per l’elevato numeri di incendi e molti di questi si sviluppano proprio all’interno di aree protette”. Per diversi giorni il fenomeno si è registrato anche all’interno dell’importante Riserva Naturale Orientata Pantalica Val d’Anapo, distruggendo quasi 200 ettari di vegetazione. Diversi  incendi si sono verificati all’interno della Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile e ieri  anche all’interno della Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane e saline di Siracusa.

Mastriani non ha alcun dubbio: “C’è un attacco criminale e spregiudicato alle aree protette siciliane e in generale al patrimonio boschivo e vegetazionale della Sicilia, a cui non si può pensare di contrastare il fenomeno con gli atavici ritardi degli interventi di prevenzione per la campagna antincendio boschivo verificatisi anche quest’anno 2021, con carenza di mezzi e di risorse umane ma soprattutto oggi il problema è anche di altra natura”. Bisogna fermare subito e con urgenza questa sequenza assurda di incendi -tuona Mastriani- e serve una concreta e proficua azione investigativa da parte delle forze dell’ordine e non bisogna più sottovalutare il problema perchè è diventato molto vasto e preoccupante”.
La sua proposta è quella di chiede l’intervento dell’Esercito a presidio delle aree protette e boschive di particolare importanza. “E al contempo -prosegue- si replichi in provincia di Siracusa quanto fatto a Caltanissetta, dove attraverso una convenzione con la Prefettura, si è costituito un gruppo interforze tra Polizia di Stato,Guardia di Finanza, Carabinieri e Corpo Forestale, con il coordinamento del Prefetto, al fine di contrastare il fenomeno degli incendi e rafforzare la vigilanza del territorio”.
Negli ultimi anni il costo degli interventi con gli elicotteri da parte della Regione Siciliana è aumentato, passando da Euro 1.976.153,00 del 2017 a Euro 4.262.008,00 nel 2020.

Quello in atto per Ente Fauna è un vero e proprio disastro, “con ripercussioni che inevitabilmente saranno anche sociali”.