Siracusa. Emergenza incendi, i sindacati dei Vigili del Fuoco: "Ecco in che condizioni lavoriamo"

“Un diffuso quanto giustificato allarmismo e malessere viene espresso in questi giorni dai cittadini della provincia a seguito degli ultimi eventi drammatici: l’incendio di Tivoli, quello del centro Caritas di Augusta, della riserva di Cava Grande, della zona nord e sud della provincia”. A parlarne sono le segreterie e i coordinamenti dei vigili del fuoco aderenti a Conapo e all’Unione sindacale di Base attraverso le parole di Francesco Anzalone e Giovanni Di Raimondo. “Un vero bollettino di guerra giornaliero- osservano i due rappresentanti dei vigili del fuoco. Interventi a raffica, una sequenza inarrestabile”. Non è la prima volta che si mette in evidenza la situazione difficile in cui i vigili del fuoco sono costretti a lavorare, con decine o addirittura centinaia di richieste di soccorso al giorno, incendi boschivi, interventi di interfaccia urbano-rurali. “E’ ovvio che i cittadini chiedano che si risolvano i problemi segnalati in tempi ragionevolmente brevi- proseguono le due sigle sindacali- e sono emblematici gli incendi di Tivoli, spento dai residenti della zona e quello della Caritas di Augusta, dove, all’arrivo dei soccorritori, la gente inveiva contro loro dai balconi”. Le ragioni di una situazione così difficile e spesso incandescente è legata a diversi fattori e soprattutto alla carenza di organico e mezzi. “Il ministro Angelino Alfano- ricordano Anzalone e Di Raimondo- sull’onda emotiva degli incendi del 23 e 24 giugno scorsi aveva garantito l’invio di 68 unità di vigili del fuoco permanenti per i 9 comandi siciliani, oltre al dispositivo attuale, 150 unità di Vigili del Fuoco Volontari, mezzi e automezzi straordinari. Solo parole, ad oggi”. Nemmeno il vertice di luglio in prefettura sarebbe servito ad incrementare uomini e mezzi. I sindacati di categoria parlano del riordino del Corpo, che vuol dire “spending review e, dunque, tagli di fondi e di uomini, 150 in Sicilia, la prima, negli ultimi 4 anni, per numero di interventi di soccorso in Italia, 75 mila. Siracusa ha in organico complessivo 156 Vigili del Fuoco divisi in quattro turni e in cinque sedi di servizio, compresa la sede portuale di Augusta che operano giornalmente h24 senza soluzione di continuità con automezzi vetusti gestiti in maniera discutibile con pochi uomini e risorse economiche pari a zero. “Abbiamo chiesto un incontro con il Commissario del Libero Consorzio di Siracusa, Mario Ortello – proseguono Anzalone e Di Raimondo- per avere un minimo contributo per una squadra aggiuntiva boschiva che manca ormai da tre anni, divenuta indispensabile per il dispositivo provinciale di soccorso: nessuna risposta”. Per i sindacati dei vigili del fuoco non si può prescindere da un piano di intervento che coinvolga in maniera organica tutte le istituzioni competenti in materia di incendi. “Cabina di regia unica funzione H24 con un congruo contingente di uomini e automezzi per il pronto intervento immediato, evitando verifiche sul campo inutili che allungano notevolmente i tempi. Prevenzione e repressione. Serve un controllo maggiore, continuo e costante delle forze dell’ordine su tutto il territorio provinciale e su tutte le aree maggiormente esposte al rischio . Solo con un piano mirato, concordato e applicato- concludono i vigili del fuoco- si possono risolvere in maniera efficiente e degne di un paese civile le emergenze che ogni anno si presentano ciclicamente sull’onda emotiva si rischia di pianificare cose vuote e inutili.