Siracusa. Emergenza ambientale, incontro al ministero. Amoddio: "A rischio 25 milioni per le bonifiche"

A rischio 25 milioni di euro destinati alle bonifiche. La notizia emerge da un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella sede del ministero dell’Ambiente. Alla riunione con il ministro Galletti e la sottosegretaria Silvia Velo ha preso parte anche la parlamentare del Pd, Sofia Amoddio, da cui è partita una chiara sollecitazione. “L’emergenza ambientale della provincia – ha detto – deve tornare al centro dell’attenzione”. Sul tappeto le tematiche legate al territorio locale, dalle questioni legate ai siti di interesse nazionale di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa, alla possibilità di realizzare il monitoraggio dell’aria con  il Simage, sistema integrato di monitoraggio ambientale e gestione delle emergenze, simile a quello di Porto Marghera. “Ci sono i 106 milioni di euro assegnati nell’ambito dell’ultimo accordo di programma e non utilizzati- spiega Amoddio- e, per un altro verso, c’è la  possibilità di applicare, da parte del Ministero, i poteri sostitutivi previsti dalla legge, per adottare il piano di risanamento della qualità dell’aria, il piano di monitoraggio regionale e un inventario delle sostanze inquinanti ed insalubri presenti nell’aria”. Non solo un approfondimento, quello dei giorni scorsi, ma anche un impegno. La sottosegretaria ha, infatti, garantito “la convocazione immediata della Regione per coordinare e avviare ogni intervento necessario”.  Per Amoddio sarebbero evidenti e gravi le responsabilità della Regione, “inadempiente sulle bonifiche. A nulla è servita nemmeno  la sollecitazione scritta al dirigente regionale pro tempore, nei mesi scorsi- aggiunge la deputata- ad attivarsi”. Fare presto non è soltanto un auspicio, ma un imperativo se si vuole scongiurare il rischio di perdere altri 25 milioni di euro destinati alle bonifiche. La scadenza perentoria è quella del 31 dicembre prossimo. Regione inadempiente anche sul versante qualità dell’aria. La Sicilia non si è dotata di un”efficace piano sulla qualità dell’aria e nemmeno di un piano di risanamento ambientale per il territorio siracusano- tuona l’esponente del Pd- tanto che le autorità europee hanno avviato il noto procedimento di infrazione”.