Siracusa. Ex Spaccio Alimentare, vertice senza Carrefour e Arena

Si è svolto quest’oggi, alla presenza del prefetto Pizzi, dei tre segretari provinciali delle organizzazioni sindacali del Terziario (Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs), dei rappresentanti delle aziende Distribuzione Cambria, Cds Holding e dei funzionari dell’Inps, un tavolo prefettizio volto a fare luce sull’ingarbugliata vertenza che coinvolge i 76 lavoratori di Spaccio Alimentare (distribuzione Cambria), ipermercato dell’ormai ex centro Commerciale i Papiri.
Come noto all’opinione pubblica, il nuovo Centro Commerciale Archimede ha aperto i battenti senza la presenza dell’ipermercato, in quanto ancora, nonostante l’omologa del concordato presentato da distribuzione Cambria e che vede l’acquisizione del ramo d’azienda aretuseo da parte del Gruppo Arena, insistono due grossi nodi da sciogliere: chi fa i lavori di ristrutturazione? Per quanti metri quadri?
Gli assenti al tavolo, Carrefour, in qualità di proprietario delle mura dell’ipermercato, ed il Gruppo Arena, che rileverà la licenza una volta sciolti questi nodi, hanno determinato una discussione monca.
“Apprezziamo lo svolgimento del tavolo e gli intenti chiarificatori dimostrati dal prefetto Pizzi, affinché venga fatta luce sulla riapertura dell’ipermercato”, dichiarano i tre segretari delle organizzazioni sindacali. “Ma annotiamo viceversa il grande silenzio fin qui mostrato da parte di Carrefour e del gruppo Arena. Prendiamo anche atto delle dichiarazioni dei funzionari INPS che hanno assicurato che i pagamenti della CIGS dei mesi di Aprile e Maggio, verranno effettuati entro il mese di Luglio, con il primo pagamento giorno 9 di questo mese. Sui lavori di ristrutturazione inoltre, si conferma la disponibilità da parte della proprietà del Centro Archimede, la Cds Holding, di voler accelerare l’iter e se possibile intervenire ed anticipare le somme anche a proprie spese.”
Dunque appare ancora lontana la risoluzione della vertenza che comunque vedrà i sindacati impegnati anche nella fase di cessione del ramo d’azienda in favore del Gruppo Arena, con la speranza di riuscire a mantenere inalterati i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori e delle lavoratrici.
“Siamo di fronte ad una vertenza complicatissima”, dicono.

Foto: una delle proteste degli ex Spaccio Alimentare