Siracusa. "Fateli lavorare", la difesa pubblica dei venditori abusivi denunciati dai carabinieri

L’opinione pubblica siracusana pare essersi schierata dalla parte degli abusivi, dopo il blitz dei carabinieri in piazza delle Poste. Lasciano letteralmente senza parole i commenti apparsi sui social network nei post che si occupano della notizia. Multe, sequestri e tre venditori di ricci denunciati per minacce e resistenza a pubblico ufficiale: uno dei tre ha 16 anni appena.
Controlli a tutela della legalità, di chi rispetta leggi e regolamenti e paga le tasse oltre che del consumatore che rischia – altrimenti – di trovarsi in tavola alimenti di dubbia provenienza e potenzialmente, quindi, anche pericolosi.
“Fatele lavorare le persone che sennò poi vanno a fare furti! Andate a prendere quelli che rovinano le famiglie vendendo la m…a e non a loro!”, scrive Marco. “State togliendo il pane agli italiani. Lasciate lavorare la gente! Ci state portando alla rovina. Sindaco, porta i tuoi soldatini mandali a raccogliere i sacchi di immondizia che vi sono in giro nei dintorni di Siracusa”, il pensiero di Liliana.
Ma sono decine e decine i commenti simili, critici verso il necessario blitz delle forze dell’ordine e tolleranti oltre misura con gli abusivi. Il pensiero ricorrente è che esista “abusivismo di necessità” e per questo possano essere annullate le regole che valgono per tutti gli altri siracusani onesti. “Fateli lavorare per un pezzo di pane, si alzano la mattina presto per andare avanti”, commento firmato Rita. La concezione che così facendo si violano tutta una serie di norme, a tutela del vivere civile e della sicurezza del consumatore, sfiora davvero pochi. “Ma fateli lavorare”, ripete Eugenio. “Invece di fare multe o altro, perchè non pensate se la famiglia può mangiare o pagare le tasse. Invece di fare gli spavaldi, perchè non dite quanto è il valore della merce, ve la comprate e fate mangiare le persone invece di portarle alla rovina”, accusa Mario. E poi “perchè nn controllano le bancarelle degli extra comunitari che montano sulle piazze. No a noi italiani che moriamo di fame e uno cerca di inventare qualcosa x portare qualcosa a casa x mangiare”, argomenta Giampaolo.
Nessuno menziona o condanna la brutta abitudine di minacciare le forze dell’ordine o ricorda l’aggressione alla troupe de Le Iene, sempre ad opera di presunti venditori ambulanti.