Siracusa. "Firmopoli", slitta a giugno la decisione sul rinvio a giudizio: 12indagati, nomi eccellenti

La decisione sul rinvio a giudizio per la cosiddetta Firmopoli siracusana slitta al 19 giugno. All’udienza di questa mattina c’è stato tempo solo per alcune eccezioni di notifica.
Nell’elenco dei 13 interessati dalla vicenda, e per i quali viene chiesto il rinvio a giudizio nell’indagine sulle firme (presunte false, ndr) presentate a supporto di liste per le amministrative del 2013, ci sono nomi importanti. Come quelli del sindaco, Giancarlo Garozzo e dei consiglieri comunali Salvo Sorbello e Luciano Aloschi, unitamente agli ex consiglieri comunali Sebastiano Di Natale, Natale Latina e Riccardo Cavallaro e gli ex consiglieri provinciali Michele Mangiafico, Sebastiano Butera e Nunzio Dolce. Nell’elenco anche funzionari pubblici come Ignazio Leone, Salvatore Gianino ed Ettore Manni. Per tutti, ed a vario titolo, l’accusa è di falsità ideologica.
Di “firmopoli” anche a Siracusa si iniziò a parlare nel 2016 dopo un esposto del portavoce dei Verdi, Peppe Patti. Sulle firme e la loro autenticità si soffermarono poi anche i 5 Stelle. L’accusa parlava di moduli immacolati, calligrafia apparentemente uniforme e firme quasi in fotocopia.
“Poiché prossimi ad una nuova scadenza elettorale, le formazioni politiche che intendono partecipare alla competizione elettorale, devono tenere in grande considerazione questa indagine”, dice proprio Peppe Patti.