Siracusa. Fondi per il recupero dell'ex Scuola-Albergo di via Crispi? Vinciullo: "Una possibilità adesso esiste"

Una possibilità per il recupero dell’ex Scuola-Albergo di via Francesco Crispi. Potrebbe offrirla un bando pubblicato dalla Regione nell’ambito dei fondi per l’inclusione sociale (P.O -asse prioritario 9- Azione 9.4.1) con risorse finanziaria utilizzabili dagli enti locali e dall’Iacp, l’istituto autonomo case popolari. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione del 12 maggio scorsi e, nel dettaglio, prevede interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero degli alloggi di proprietà pubblica. L’obiettivo è incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per “categorie fragili per ragioni economiche e sociali”. A sottolineare come i finanziamenti possano essere utilizzati per l’edificio abbandonato di via Crispi, spesso oggetto di sgomberi per via dell’utilizzo come ricovero di fortuna di senza tetto, è il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo. “L’immobile, originariamente di proprietà dell’Azienda Autonoma del Turismo-ricorda il parlamentare regionale- per 1/3 è transitato di fatto al patrimonio disponibile della Regione Siciliana, mentre i restanti 2/3 sono oggetto di una procedura di esecuzione promossa da una banca, i cui tentativi di vendita sono stati ad oggi vani. La struttura, ormai abbandonata da tempo e in condizioni precarie, contribuisce a rendere sempre più degradata la zona umbertina.
L’Iacp- è la proposta di Vinciullo- potrebbe acquistare i 2/3, ottenere dalla Regione il restante 1/3 e così partecipare al bando, recuperando i piani superiori per piccole unità abitative, mentre il piano terra, rialzato rispetto alla strada, potrebbe essere utilizzato per realizzare una galleria, con annesse unità commerciali a supporto del terminal bus, con uffici, wc e luoghi di ristoro.È infatti a tutti nota la situazione di disagio che vivono tutti coloro che aspettano i pullman, esposti come sono all’acqua e al vento, al sole e alla calura estiva.In questo modo-conclude Vinciullo- il bando della Regione Siciliana troverebbe corretta applicazione”