Siracusa. Fontana di Diana, per il restauro c'è il laboratorio del museo Orsi

Primi, piccoli passi per arrivare a restaurare la fontana di Diana “acciaccata”. Il gruppo monumentale di piazza Archimede, in cemento armato, perde pezzi. Distacchi, crepe e armature in vista segnalate da tempo senza che, però, si sia riusciti ad intervenire concretamente negli ultimi due anni.
Adesso qualcosa sembra muoversi. Per il ripristino dell’integrità delle zampe anteriori del cavallo marino il Museo Paolo Orsi ha messo a disposizione personale e laboratorio di restauro propri per eseguire i lavori essenziali. Una soluzione la cui fattibilità è al vaglio dell’attuale direzione del polo museale. La Soprintendenza conferma e segue con interesse dopo la sollecitazione di Altenativa Libera Siracusa che, con il presidente Salvatore Russo, aveva chiesto lumi sulla vicenda.
Il Comune di Siracusa, proprietario del bene perchè “insistente su una piazza cittadina”, attende di conoscere quanto costerà il progetto redatto dalla Soprintendenza. Per legge, gli obblighi di conservazione e manutenzione dei beni sottoposti a tutela sono a carico del Comune. La Soprintendenza si è più volte sostituita agli Enti detentori dei monumenti, intervenendo direttamente con opere di restauro finanziate con fondi del proprio assessorato, ma i suoi compiti istituzionali sono fondamentalmente di sorveglianza sugli interventi, da portare avanti secondo criteri tecnico-scientifici adeguati e nel rispetto delle normative di settore. Pur con una serie di distinguo ancora da operare, finalmente la strada sembra tracciata. Personale e laboratori di restauro sono disponibili, serve ora un progetto e soprattutto i soldi necessari.