Siracusa. Furti al cimitero durante il lockdown: "Rubati i lumini a batteria"

Sciacalli, non solo ladri. In queste settimane di lockdown qualcuno evidentemente ha fatto ingresso al cimitero comunale e non di certo per rendere omaggio ai defunti. Vergognoso quanto scoperto con la riapertura. Dopo due mesi di chiusura i parenti che hanno potuto accedere all’interno della struttura comunale, con le misura stabilite dalla Regione, quindi con il contingentamento e le distanze di sicurezza, si sono imbattuti in scene deplorevoli. Furti e furtarelli pressochè ovunque. I lumini a batteria, ad esempio. Secondo la testimonianza di un cittadino, ne sono stati rubati davvero tanti, in serie. Hanno un costo di circa 26 euro ciascuno. Il problema non riguarda il singolo lumino da dover riacquistare  ma il gesto, che non è solo delinquenziale, è disumano soprattutto perchè perpetrato in un cimitero e in piena emergenza Coronavirus, quando i funerali non sono stati celebrati, con un dolore amplificato all’ennesima potenza per chi ha perso un proprio caro e non ha potuto tributargli un degno saluto. Altri problemi avrebbero riguardato la gestione delle tumulazioni. Niente di tutto questo rappresenta una novità, purtroppo. Ma la gravità che assumono gesti del genere in un contesto come quello che la pandemia ha creato di certo è di gran lunga superiore. Vergognoso è il più leggero degli aggettivi che possono essere attribuiti a quanto accaduto. Con la riapertura del cimitero comunale la vigilanza dovrebbe tornare maggiore. Alcune criticità, del resto, erano state risolte, con alcuni provvedimenti adottati dal Comune e anche grazie alla collaborazione dell’associazione Gli Angeli, guidata da Giacinto Avola.  Resta l’amarezza, profonda, però, per quello che qualcuno riesce a fare senza porsi alcuno scrupolo di coscienza.