Siracusa. "Garozzo fai da te su Open Land e servizio idrico", l'analisi del consigliere Milazzo

Vicenda Open Land e servizio idrico al centro dell’intervento del consigliere comunale, Massimo Milazzo, il quale afferma: “Nell’uno e nell’altro caso il sindaco non ha cercato la discussione e la concertazione della soluzione con l’intero consiglio comunale e con tutte le rappresentanze politiche cittadine. Ha voluto far tutto da solo e adesso il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo appena appreso che il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha respinto le difese del Comune di Siracusa e ha nominato un consulente di ufficio per calcolare l’ultra milionario risarcimento da versare all’Open Land. Si parla di circa 26 milioni di euro: una cifra che graverà su tutti i contribuenti siracusani e che implicherà non pochi problemi amministrativi e forse giudiziari riguardo ai bilanci comunali approvati e da approvare”. Pressoché analoga, a detta di Milazzo, la storia per il servizio idrico. “Anche in questo caso – spiega il consigliere comunale – il sindaco ha preferito fare tutto da solo e scegliere di affidare il servizio idrico e fognario a un’associazione temporanea di tre imprese selezionata senza gara pubblica e senza nemmeno chiedere, prima di ogni altra interlocuzione, il certificato antimafia. Il risultato è che una delle tre imprese, particolarmente attiva nella Locride, non ha fornito il certificato antimafia e ha dovuto recedere dall’Ati. E dopo 7 mesi il servizio idrico, fognario e di smaltimento dei fanghi è ancora gestito in maniera “provvisoria” dal Comune, dando luogo a innumerevoli e sempre più pesanti disservizi a carico dei siracusani”. Per questo il consigliere Milazzo invita tutti i protagonisti della vita politica cittadina “a una seria assunzione di responsabilità affinché si possa lavorare uniti per tirare Siracusa fuori da questi guai”.