Siracusa. Giallo di Santa Panagia, eseguita l'autopsia. Dal Dna la verità sul nome della donna ritrovata in acqua senza vita

E’ ancora senza una identità il corpo della donna ritrovato venerdì nelle acque della baia di Santa Panagia. Oggi è stata eseguita l’autopsia, affidata al medico legale Francesco Coco. Effettuati i prelievi ed i campionamenti da inviare in un laboratorio di Catania per il test del Dna che stabilirà con certezza di chi sia quel cadavere, oltraggiato oltre modo da almeno quattro-cinque giorni in mare. Occorreranno almeno quindici giorni per conoscerne i risultati. Saranno anche effettuati gli esami tossicologici, per avere un quadro quanto più completo possibile della situazione.
Al momento, la pista seguita dagli investigatori è quella di un suicidio. In questa fase delle indagini, però, non viene totalmente esclusa l’ipotesi che possa trattarsi di un omicidio.
Alcune coincidenze porterebbero a ritenere probabile che possa trattarsi del corpo senza vita della 45enne scomparsa da casa una settimana addietro, Silvia Bonfiglio. Il marito ne aveva subito denunciato l’allontanamento da casa. Pare non fosse la prima volta, per via di alcune crisi depressive. La sera precedente il ritrovamento, qualcuno ha lasciato su una panchina condominiale dello stabile dove la donna risiede la borsa con i documenti ed alcuni effetti personali, tra cui anche il vestito e una scarpa. E anche su questo aspetto si indaga.  La donna ritrovata cadavere in acqua aveva indosso solo la biancheria intima.