Siracusa. Giornata del Prematuro, cerimonia nell’androne dell’ospedale Umberto I

Anche a Siracusa, celebrata la giornata mondiale del Prematuro. Cerimonia nell’androne dell’ospedale Umberto I, nel rispetto delle restrizioni anticovid. Era stata inizialmente calendarizzata sette giorni addietro, poi l’arrivo del maltempo e la scelta di rinviare l’appuntamento.
“I neonati prematuri sono piccoli e fragili, sono bambini che cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione”, ha detto il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. “Agli operatori sanitari dei reparti di Neonatologia e Ginecologia rivolgo i più sentiti ringraziamenti per la professionalità e per l’umanità con cui i piccoli ospiti, i loro genitori e familiari, sono assistiti e seguiti anche sotto il profilo psicologico ed emotivo. I miei ringraziamenti anche all’associazione Pigitin impegnata con i suoi volontari a seguire le mamme e i piccoli prematuri lungo tutto il percorso durante e dopo la permanenza in ospedale”.  
Presenti all’iniziativa il direttore medico di presidio dell’ospedale Paolo Bordonaro, il direttore del reparto di Neonatologia Massimo Tirantello, il direttore del Dipartimento Materno Infantile Antonino Bucolo e la presidente dell’associazione Pigitin Anna Messina che ha consegnato al reparto i corredini in lana merinos donati ai piccoli ricoverati e preparati dalle volontarie del gruppo maglia.
Per tutta la settimana sono rimasti illuminati di viola, colore del prematuro, la facciata dell’ospedale Umberto I e il balcone del reparto di Neonatologia al secondo piano, la Fontana di Diana in piazza Archimede e diversi altri monumenti nei vari comuni della provincia grazie alla sensibilità delle amministrazioni comunali.
“In Italia – ha detto il direttore del reparto di Neonatologia e Utin Massimo Tirantello – nascono ogni anno oltre trentamila prematuri, il 7 per cento del totale, cioè bambini che vengono al mondo prima della trentasettesima settimana di età gestazionale, fonte CeDAP 2017, dato che non sembra essersi modificato significativamente ad eccezione delle gravide che hanno contratto il Sars-Cov-2, in cui la prematurità ha avuto un’impennata, con il 19.7 per cento di nascite pretermine, come è emerso dal Registro nazionale Covid-19 istituito dalla Società Italiana di Neonatologia, dati al 27 luglio 2020. In seguito alla pandemia di COVID-19 in Italia, molte Unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e Nidi, hanno significativamente modificato le modalità di accesso ai genitori. Questo nonostante i professionisti e la Società Italiana di Neonatologia non abbiano dato indicazioni in tal senso, ma abbiano anzi confermato l’indicazione di consentire sempre ai genitori la presenza accanto ai neonati, la possibilità di praticare il pelle a pelle e abbiano fornito indicazioni specifiche per favorire l’allattamento materno anche per le mamme COVID-19 positive. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato i benefici derivanti dalla vicinanza dei genitori ai bambini prematuri o a termine con gravi patologie, ricoverati nelle unità neonatali. Il loro coinvolgimento diretto nella cura determina importanti vantaggi in termini di salute quali: un migliore incremento ponderale, una maggior frequenza di allattamento al seno, un migliore sviluppo neurologico e cognitivo, un migliore legame con i genitori. Nell’ottica dell’assistenza centrata sul neonato e sulla famiglia ci sono TIN come quella dell’Ospedale Umberto 1° che hanno modificato recentemente l’orario di accesso aprendo ai genitori H24 anche in tempo di COVID-19, limitando talvolta l’ingresso ad un solo genitore per volta (ad eccezione dei gemelli), che hanno continuato a praticare il contatto “pelle a pelle” e che sostengono l’allattamento materno”.
La presidente dell’Associazione Pigitin, Anna Messina, ha sottolineato l’importanza fondamentale della vicinanza delle mamme ai loro piccoli durante la permanenza in ospedale e l’impegno e il ruolo delle volontarie: “Durante questo periodo di covid – ha aggiunto –  con il divieto di accesso al reparto, siamo stati comunque presenti e accanto ai genitori anche grazie ai collegamenti telematici. Anche a Siracusa stiamo portando avanti la campagna europea “Zero separation” promossa da EFCNI (European Fondation for the care of new born infants) a sostegno della vicinanza dei genitori al neonato, parte integrante della cura”.
Nel corso della cerimonia il maestro e artista Gaetano Golino ha consegnato una scultura in bassorilievo realizzata assieme a quattro alunni dell’Istituto Superiore Statale di Palazzolo Acreide, nati prematuri. Altra opera artistica è stata consegnata da studenti dell’Istituto Tecnico Rizza di Siracusa.