Siracusa. Grandi opere "impantanate", la Fillea Cgil pronta alla mobilitazione

Le prospettive del martoriato settore edile e l’idea di una nuova mobilitazione per sbloccare le grandi opere. Di questo si è discusso nel corso dell’ultimo direttivo della Fillea Cgil della zona nord della provincia, nella sede del sindacato di Lentini. Numeri drammatici quelli emersi. A Siracusa in sette anni,secondo i dati raccolti dall’organizzazione di categoria, si è registrato un preoccupante – 70 per cento di addetti . “Non bastano le piccole opere, seppur importanti, gestite dalle amministrazioni locali- tuona il segretario, Salvo Carnevale- e nemmeno l’assente spirito imprenditoriale per creare condizioni di rilancio. Sono fondamentali, invece, le grandi opere, a partire dall’autostrada più chiacchierata della storia siciliana, la Siracusa-Catania”. Lavori che dovrebbero dare lavoro a 4 mila persone per 5 anni di lavoro, 800 milioni di investimenti e 68 chilometri di percorrenza, di cui 30 circa nel territorio siracusano. “Tutti dati- protesta Carnevale- rimasti sulla carta, impegni non mantenuti. L’autostrada resta il luogo in cui la mala politica esprime il peggio”. La Fillea Cgil chiede un’interlocuzione con il governo regionale e pensa, in caso di mancate risposte, al coinvolgimento dei consigli comunali della zona nord per una mobilitazione a cui si unisca la deputazione.Un percorso che potrebbe arrivare a Roma, davanti al ministero delle Infrastrutture. “Un unico dato deve scuotere le coscienze- conclude Carnevale- ed è quel 25 per cento di disoccupati in provincia”.