Siracusa. Guerra tra deputati in Procura dopo la sentenza del Cga. In quattro chiedono nuove indagini, Gennuso: "querelo chi mi ha calunniato"

“Riaprire le indagini sulle elezioni regionali del 2012”. La richiesta al procuratore capo di Siracusa l’hanno fatta quattro deputati regionali siracusani eletti proprio in quella tornata elettorale. Ed è una iniziativa che segue l’ordinanza del Cga che dispone la ripetizione del voto in nove sezioni tra Pachino e Rosolini con il prefetto Gradone commissario ad acta per l’esecuzione del provvedimento. “Abituati ai ribaltoni della politica vogliono passare da conigli a leoni, perché sentono che qualcuno di loro ha occupato per due anni abusivamente un posto all’Assemblea regionale siciliana”, commenta Pippo Gennusso, ex deputato regionale e molto interessato alla vicenda perchè rimasto fuori dall’Ars per un pugno di voti.
“Vorrei ricordare agli onorevoli Gianni, Vinciullo, Marziano e Coltraro che quello che loro stanno facendo, tardivamente, io l’avevo già fatto nel dicembre del 2013, quando mi sono presentato spontaneamente in Procura per denunciare irregolarità sulle elezioni Regionali, per raccontare sospetti e portare anche le prove che nessun allagamento si era verificato al palazzo di giustizia di Siracusa nel novembre dello scorso anno. Io sono stato il primo a chiedere la verità e se qualcuno ha commesso reati penali deve pagare il suo debito con la Giustizia”. Pippo Gennuso, poi, in riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate dai deputati siracusani annuncia querela. “La calunnia rimane un reato. Voglio dire che io non ho né parenti, né amici addetti agli espurghi che lavorano al tribunale di Siracusa. Questo qualcuno l’ha detto e pagherà le conseguenze sia in sede penale che civile”.