Siracusa ha riabbracciato la sua Patrona, l'arcivescovo "bacchetta" la politica

L’abbraccio si è rinnovato. Una folla ha accoltonel primo pomeriggio l’uscita del simulacro di Santa Lucia dalla Cattedrale. Erano passate da poco le 15,30 quando la statua argentea si è affacciata sul sagrato del Duomo, con la consueta esplosione di gioia da parte dei fedeli in attesa nella piazza di Ortigia. Il momento più atteso,a cui è seguito, come da tradizione, il discorso dell’arcivescovo dal balcone del vicino palazzo Arcivescovile. Monsignor Salvatore Pappalardo non ha affrontato solo aspetti religiosi. In un passaggio ha anche voluto spronare la politica locale, soprattutto quella che si proclama cristiana, affinché faccia di più per la città, ricordando anche le classifiche sulla qualità della vita, che la vedono ai margini. L’arcivescovo ha chiesto interventi concreti, risposte, soprattutto sul tema della discoccupazione, su cui si è velocemente soffermato. Raramente Monsignor Pappalardo affronta temi legati alla politica locale nei suoi discorsi pubblici. Ad ascoltare le sue parole, le sue sollecitazioni, il sindaco, Giancarlo Garozzo, il vice sindaco, Francesco Italia e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia. La processione è quindi partita snodandosi attraverso il consueto  percorso: via Picherali, largo Aretusa, Passeggio Adorno, via Ruggero Settimo, Porta Marina, via Savoja, largo XXV luglio, piazza Pancali, corso Umberto I (durante la sosta omaggio delle forze armate alla Santa Patrona), viale Regina Margherita, via Arsenale, via Piave, via Ragusa e piazza Santa Lucia. All’arrivo del simulacro nella basilica del Sepolcro, frà Daniele Cugnata celebrerà la Santa Messa.