Siracusa. I cipressi tagliati di Villa Reimann diventano un caso. L'affondo di Natura Sicula

I lavori operati in una parte del giardino di Villa Reimann hanno fatto saltare dalla sedia il responsabile di Natura Sicula, Fabio Morreale. Sono stati tagliati i cipressi che costeggiavano via Necropoli Grotticelle. A disporre l’intervento, il settore verde pubblico del Comune di Siracusa, per tutelare la pubblica incolumità.
“E’ grave che non sia stato chiesto il parere del Comitato dei Garanti della villa. Grave anche che non esista alcuna valutazione della stabilità di ciascun albero”, lamenta Morreale. Che ricorda l’importante ruolo che svolgeva quel filare di cipressi. “Era stato originariamente impiantato per proteggere l’agrumeto dal vento. Oggi ha l’importante funzione di attenuare l’inquinamento dell’aria, le escursioni termiche, i rumori e le vibrazioni che provengono dalle strade ad alta densità di circolazione che circondano villa Reimann”.
Natura Sicula schiuma ancora rabbia per un altro intervento operato nelle settimane scorse, quando venne disposto il taglio del platano “Platanus hybrida” della villetta Aretusa, alla Marina. “Un esemplare monumentale di circa 3 secoli il cui fusto, con i suoi 4 metri di circonferenza, lo avrebbe invece iscritto di diritto nell’albo degli alberi monumentali nazionali che il Ministero della Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sta approntando”.
Sul caso interviene anche il consigliere comunale Salvo Sorbello di “Sicilia Democratica”. L’esponente di opposizione ha presentato un’interrogazione per sapere se siano state rispettate le norme del regolamento per il Verde pubblico e privato, soprattutto nel passaggio in cui si dice che “il Comune di Siracusa intende tutelare, in quanto bene pubblico, le specie vegetali erbacee, arbustive ed arboree sia pubbliche sia private, costituendo tale vegetazione una componente fondamentale del paesaggio”. “No- tuona Sorbello- a comportamenti ondivaghi. Solo un mese fa era stato annunciato l’avvio di un censimento degli alberi monumentali”.