Siracusa. I portalettere hanno paura, il sindacato: "Poste Italiane chiuda ogni attività"

Anche i portalettere di Poste Italiane hanno paura. E raccogliendo le preoccupazioni dei lavoratori siracusani, il segretario provinciale della Flc Cgil, Sandro Plumeri, ha proposto la chiusura di tutte le attività lavorative di Poste nel siracusano. “Lo chiedono i lavoratori. Il contatto quotidiano dei portalettere con il mondo esterno, non fà altro che amplificare la possibilità di contagio. Per questo chiediamo alla segreteria nazionale di mettere in campo ogni azione che possa condurre alla chiusura di queste attività lavorative, di concerto con la direzione di Poste”, spiega Plumeri.
In provincia di Siracusa, secondo il sindacato, solo alcuni uffici postali sono stati sottoposti ad una sanificazione straordinaria. I dispositivi di protezione personale scarseggiano e non sono stati distribuiti a tutti. “Inoltre, la chiusura di alcuni uffici postali produrrà l’innalzamento della clientela che affollerà quelli aperti. Cosi si incentiva la mobilità delle persone, quando il decreto nazionale invita a limitare gli spostamenti”, lamenta il segretario provinciale della Flc. Un esempio aiuta a chiarire: l’ufficio di Villasmundo è chiuso ed il più vicino si trova a 15 Km, ed è Augusta uno. “Ancora, l’avviso degli atti giudiziari non farà altro che aumentare la pedonalità presso gli uffici aperti. Comprendiamo che Poste Italiane è azienda che fornisce servizi essenziali, ma la protezione della salute di tutti, utenti e Lavoratori, passa secondo noi dalla chiusura”.

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