Siracusa. I sindacati guardano al 2018: "basta sterile politica del no, freno al rilancio"

Tradizionale conferenza stampa di fine anno dei sindacati unitari. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil (Alosi,Sanzaro e Munafò), dettano le priorità d’azione del sindacato siracusano nel 2018. “Necessario difendere questo territorio dallo smantellamento istituzionale, infrastrutturale e di alcuni servizi. Non possiamo più accettare che questa provincia venga sacrificata sull’altare di equilibri politici che pensano di accentrare ogni cosa nelle realtà metropolitane della Sicilia”, hanno spiegato i tre. Richiamando le note vicende dell’assegnazione dell’Autorità Portuale di Sistema e dell’accorpamento della Camera di Commercio. “Vere ferite sanguinanti”, ribadiscono con forza i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.
Che tornano a chiedere un “Patto Siracusa” capace di coinvolgere politica, istituzioni, forze sociali ed imprese per ribadire il peso e l’autorevolezza di un territorio che non può essere svenduto e smontato pezzo dopo pezzo.
Ecco che sinergia diventa la parola d’ordine per il 2018 di Cgil, Cisl e Uil. “Ma deve essere inevitabilmente presente la politica”, il rimbrotto diretto alla classe dirigente espressione della provincia
Occhi puntati, poi, sulla zona industriale. “Si registra una contrazione significativa dell’occupazione – hanno detto Alosi, Sanzaro e Munafò analizzando i dati provinciali – quasi 4.000 posti di lavoro persi fra indotto e diretti e questo cancella 5 punti di investimenti e incenerisce 9 punti di Pil provinciale”.
L’occupazione è cresciuta nel settore dei servizi, ma si tratta per lo più di lavori a bassa crescita in termini di stabilità, di competitività e di tenuta sociale e con remunerazioni spesso ai limiti della sopravvivenza.
Quanto alle infrastrutture, “la Rosolini-Modica e la Ragusa-Catania, che per larga parte attraversa il territorio nord della provincia, devono essere le priorità del nuovo governo regionale. Il loro completamento rappresenterebbe una spinta notevole per il commercio locale, per l’agro alimentale e, naturalmente, per il turismo. Non possiamo più sopportare che mala burocrazia o annunci ad effetto e a tempo, possano continuare a determinare le sorti di questo territorio”. Politica industriale, dei trasporti e ambientale quindi le tre linee guida dell’interlocuzione sindacale con la deputazione regionale
Alosi, Sanzaro e Munafò hanno poi rilanciato l’allarme povertà che investe ormai troppe famiglie e che deve essere affrontato con convinzione e atti concreti. “I dati sulla disoccupazione crescente, i numeri ancora alti sugli infortuni sul lavoro, non devono restare cifre da citare periodicamente. Bisogna intervenire insieme per ridare vigore all’economia provinciale e nuova speranza alle famiglie siracusane. Serve il coraggio di alcune scelte, serve anche guardare a quella politica del no che deve iniziare a proporre alternative di sviluppo. Se così non fosse correremo il rischio di ingessare e anestetizzare il territorio e, soprattutto, tenere lontani quanti invece vogliono ancora investire nelle nostre zone”.