Siracusa. Il campione del mondo di fioretto, Barrera, e il topo al campo scuola. "Salviamo le strutture sportive"

Stefano Barrera è uno dei pochi atleti siracusani premiati dal Coni con il Collare d’oro al merito sportivo. Fa parte dell’elite nostrana insieme a Valentino Gallo, Sandro Campagna e Gibilisco. Tutti accomunati dal fatto che per proseguire nel loro sogno sportivo hanno dovuto lasciare Siracusa. Ma a differenza degli altri, il fiorettista Barrera (2 volte oro ai mondiali, 3 volte campione europeo e protagonista di un titolo italiano vinto al teatro greco di Siracusa nel 2010) dopo sedici anni a Frascati, a due passi dal centro federale, ha deciso di tornare per allenarsi nella sua città. Così, da qualche settimana è uno degli abituali frequentatori del camposcuola Di Natale.
Questa mattina la strana avventura. “Avevo appena finito la prima parte di lavoro e mi sono avvicinato ai gradoni della tribuna per fare dello stretching”, ci racconta. Inizia gli esercizi per distendere la muscolatura quando la sua attenzione viene attratta da una strana macchia grigia. “Mi avvicino e scopro che era un bel topo morto”. Non è finita qui. “C’erano anche due bambini che ci stavano giocando con dei legnetti. Ho spiegato loro che il topo è un potenziale veicolo di infezioni e malattie e quindi li ho pregati di andare dai loro genitori non senza avergli fatto lavare le mani nella vicina fontanella”.
Stefano Barrera, abituato agli impianti di mezzo mondo, una cosa così non l’aveva ancora vista. “Mi ha un pò scioccato. E vi spiego anche il motivo. Sono tornato a Siracusa dopo tanto tempo e ricordavo gli impianti in altre condizioni. Sono molto dispiaciuto per le condizioni della Cittadella e del campo scuola. Ora, un topo ci può stare, la struttura è all’aperto. Ma dopo qualche ora andrebbe tolto da chi si occupa della pulizia o della guardiania della struttura. Insomma, qualcuno dovrebbe controllare, almeno nei pressi della pista. Qui al mattino vedo di tutto. Ragazzi che fanno i bulli o disturbano chi si allena. Altri che si divertono a sporcare o smontare attrezzature o strutture. Ci vuole un freno”, dice accorato Stefano Barrera. Che lancia da SiracusaOggi.it un appello per salvare i principali impianti sportivi di Siracusa. “Non voglio fare politica. Ma a chi ama Siracusa e lo sport chiedo di fare tutto il possibile per salvare quello che abbiamo. Che è tanto. Poche città possono vantare questo tipo di strutture. Oggi, però, sono allo sbando o quasi. Non è giusto che per emergere e rimanere a certi livelli dobbiamo essere sempre costretti a far emigrare i nostri campioni per realizzare il loro progetto di sport, come ho fatto io”.

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