Siracusa. Il caso della scuola Archia, la proposta di Palestro al sindaco: "Ridistribuire i locali"

L’atto di indirizzi non è stato votato per mancanza del numero legale, ma il consigliere comunale Alberto Palestro decide di andare avanti, scrivendo al sindaco, Giancarlo Garozzo. Il tema è ancora quello legato alla gestione dei locali dell’istituto comprensivo di via Asbesta. La nota prende le mosse proprio dal documento sottoposto all’attenzione dell’assise cittadina. Palestro è critico nei confronti dei colleghi che, secondo quanto premette, “avevano l’obbligo di decidere se approvare o bocciare la proposta e invece in tanti hanno deciso di abbandonare l’aula”. Palestro ricorda che il Comune è proprietario di quasi tutti gli edifici che ospitano scuole nel territorio. “Dal ’97- prosegue il consigliere- verosimilmente dopo l’entrata in vigore della legge che sanciva l’autonomia scolastica, si è registrato un flusso esponenziale di iscrizioni”. Alcuni istituti comprensivi di periferia, continua la disamina di Palestro,  “risultano sistematicamente deficitari della effettiva potenzialità numerica che potrebbero contenere, alla luce del fatto, che il territorio di Siracusa con tutte le sue effettive risorse scolastiche, risulterebbe notevolmente sufficiente a contenere tranquillamente tutti gli alunni e studenti in età di obbligo scolastico”. Il consigliere non ha dubbi quando ritiene che “l’esplosione del caso Scuola “Archia” di via Asbesta e di via Monte Tosa, comprendente l’11° Istituto Comprensivo che sta fortemente condizionando la quotidianità e la serenità di tante famiglie. In questo frangente non possono passare in secondo piano gli effetti negativi che gli adolescenti stanno subendo dal punto di vista psicologico e didattico”. Per Palestro le soluzioni adottate dal Comune non sarebbero quelle appropriate. Tra le proposte, quella di  “un protocollo di intesa a carattere territoriale, in previsione del prossimo anno scolastico il cui termine delle iscrizioni ricade solitamente tra i mesi di gennaio/febbraio del 2018, fermo restando di garantire il diritto/dovere allo studio ed all’offerta formativa che i genitori intendono assumere per i propri figli (pur nella considerazione che tutte le scuole dovrebbero rappresentare uno standard di istruzione di uguale sostanza)”; rivedere le assegnazioni territoriali degli istituti scolastici per garantire equilibrio di presenza di legalità e dello stato su tutto il territorio, riequilibrando, contestualmente, l’offerta formativa, che allo stato non appare tale per la sistematica emigrazione di numerosi studenti/alunni da quartieri ove insistono alcuni istituti periferici, oggi sotto-dimensionati; in questo caso, inoltre, si limiterebbero conseguentemente, gli spostamenti con mezzi privati (autovetture-ciclomotori) che rappresentano pur sempre fonte di inquinamento, disagi, traffico cittadino, e, purtroppo, maggiori percentuali di incidenti stradali”; Nell’immediato:  Assegnare l’Istituto di via Asbesta (unico istituto del quartiere Epipoli) all’11° Istituto comprensivo “Archia” per la naturale prosecuzione dei numerosi studenti delle elementari e materne del complesso di via Monte Tosa (Quartiere Epipoli) ed in quanto costruito e destinato alla scuola Archia (vedasi Atti ed in particolare la Delibera di Giunta Municipale n.311 del 5/12/2002);Assegnare il nuovo Istituto di via Calatabiano/via Adrano, al 10° Istituto Comprensivo in quanto ricadente nel quartiere Tiche ove insiste già in via Gela (quartiere Tiche) la sede delle classi Materne ed elementari dello stesso, al fine di liberare le aule del complesso di via Asbesta attualmente occupate dal 10° comprensivo; assegnare il nuovo istituto di via Temistocle (Quartiere Acradina) al 6° Istituto Comprensivo “Martoglio” ; rivedere la sede Circoscrizionale del quartiere Tiche, attualmente allocata in via Giarre presso un edificio perfettamente strutturato quale scuola Materna di cui se ne sente assolutamente il bisogno per carenze nel territorio di Siracusa ed assegnarla ad un istituto comprensivo del Quartiere Tiche.