Siracusa. Il “caso” Giovanni Randazzo: dimissioni confidate ma al momento rientrate

La confessione di una certa stanchezza personale, la tentazione di possibili dimissioni e infine la decisione di proseguire. Si potrebbe riassumere così la vicenda che vede protagonista il vicesindaco ed assessore Giovanni Randazzo.
Nelle ultime ore si è parlato con insistenza di sue dimissioni. A fare chiarezza è il diretto interessato. “Ho espresso una stanchezza personale e la possibilità di rinunciare al mio incarico in giunta nel corso di un’assemblea con l’associazione politica Lealtà e Condivisione, cui appartengo”, dice Randazzo. “Motivi personali dovuti alla fatica di attendere al mio ruolo di amministratore in contemporanea agli impegni lavorativi e familiari. Il mio non voleva essere certo un annuncio alla città, era un intento espresso al mio gruppo, che mi ha sostenuto costantemente e con cui resto in pieno accordo”. Una comunicazione in forma riservata, “anche perché mi ripromettevo di parlarne meglio ed in maniera più approfondita con il sindaco ed i colleghi di giunta, concordando le relative modalità e comunque portando a termine i tanti impegni ancora in corso per tutto il tempo necessario”, racconta ancora Randazzo.
Ma quella comunicazione riservata è diventata notizia. “Purtroppo è stata diffusa in maniera asettica e certo contrariamente alle mie intenzioni e stile. Non so quale sarà adesso l’evoluzione della vicenda, per la quale mi confronterò quanto prima con il sindaco e la giunta. Per intanto il mio lavoro continua come prima, nell’interesse della mia città, i cui problemi ovviamente prevalgono su ogni motivo personale”, chiosa Randazzo.
La piega imprevista presa dalla vicenda potrebbe paradossalmente convincere Giovanni Randazzo a rimanere e proseguire, fornendogli quella spinta necessaria in un momento di stanca. Fonti vicine alla giunta confermano la volontà di non “perdere” un elemento come l’attuale vicesindaco, considerato elemento di equilibrio e capacità.