Siracusa. Il Comune "taglia" le spese e parte da affitti, telefoni, energia elettrica e cancelleria

Contratti telefonici, affitti, costi energetici, cancelleria. E’ su questo che il Comune di Siracusa intende concentrare , nel triennio 2013 -2015 le proprie attenzioni . Lo scopo è quello di ridurre alcune tra le spese che possono essere “tagliate.”Il piano di razionalizzazione della spesa, esitato alcuni giorni fa dalla giunta Garozzo, entra nel dettaglio con cifre e possibili soluzioni. Attualmente l’amministrazione comunale spende circa un milione e 400 mila euro l’anno per gli affitti di immobili che usa come uffici, consigli circoscrizionali e scuole. Una cifra certamente elevata, tanto che l’assessore al Bilancio, Santi Pane ha più volte manifestato la volontà di dismettere quante più locazioni possibili. Non è solo un problema di costi, spiega la delibera dell’esecutivo Garozzo. Gli immobili in affitto sono cari e spesso vetusti o comunque inadeguati. Decisamente antieconomici. L’idea del Comune sarebbe quella di acquistare due immobili, già individuati, che possano ospitare la maggior parte degli uffici comunali oggi locati. Si tratta degli uffici Tecnico, Ragioneria, Tributi e Commercio, Servizi Demografici, Collocamento, Urbanistica e ai consigli di circoscrizione. In questo caso il costo complessivo degli affitti ammonta a un milione e 100 mila euro l’anno. I due immobili che dovrebbero essere acquistati, 12 mila metri quadrati in tutto, costerebbero 8 milioni e mezzo. Palazzo Vermexio dovrebbe accendere un mutuo per 7 milioni e mezzo, pagando circa 570 mila euro l’anno di rate e risparmiando, secondo i calcoli degli uffici comunali, quasi un milione di euro l’anno rispetto ad oggi. Alte anche le spese telefoniche a palazzo Vermexio. Un milione 264 mila euro nel 2012. Il problema sarebbe soprattutto legato ai tipi di contratti in essere, da rivedere. Nel caso del traffico dati internet, ad esempio, il Comune spende 382 mila euro l’anno, “con risultati non congrui”, ben lontani, cioè, dalla velocità di trasmissione dati ormai alla portata di tanti privati e certamente di molti enti pubblici. Dal prossimo anno, tra l’altro, l’amministrazione comunale dovrà farsi carico anche dell’attivazione dei collegamenti telematici nelle segreterie amministrative degli istituti comprensivi, 27 sedi in tutto. Costo “obbligatorio”, visto che il Miur smetterà di garantire questo servizio alla fine del prossimo mese. Ancora una volta si torna anche a parlare di telefonini da restituire. “L’uso del telefono cellulare- spiega chiaramente la delibera- può essere concesso quando la natura delle prestazioni e dell’incarico richiedano pronta e costante reperibilità”. Sarà effettuato quindi un controllo, per verificare chi e perché utilizza un cellulare del Comune. Le spese di energia elettrica “valgono” un milione 172 mila euro l’anno, su cui palazzo Vermexio intende intervenire. Più difficile, invece, una razionalizzazione dei costi dell’illuminazione pubblica, che nel 2012 è costata due milioni 994 mila euro. Con il progetto “Smart Cities” del Cnr, il ricorso alle fonti rinnovabili dovrebbe consentire un risparmio del 30 per cento circa. Entro il primo semestre del 2014, comunque, il Comune dovrebbe indire delle gare per individuare fornitori a prezzi “più concorrenziali rispetto a quelli attualmente applicati”. Infine le spese di cancelleria. In questo caso, l’intento è quello di ridurne al massimo l’utilizzo, puntando maggiormente sulla digitalizzazione e usando il sito internet istituzionale , così come le newsletter ai cittadini, le mail e i vari strumenti telematici come strada privilegiata.