Siracusa, il cuore non basta: la salvezza passa dalla difesa

I tifosi azzurri lo avevano messo in conto: l’avvio di campionato non sarebbe stato semplice. I problemi legati al ritiro ed una rosa completata in ritardo hanno pesato sul cammino della squadra di Marco Turati, ancora ferma a quota zero in classifica. Un avvio difficile, ma non privo di attenuanti.
Qualcosa in più il Siracusa l’avrebbe sicuramente meritato, soprattutto nella trasferta di Salerno. Con il Monopoli a condannare gli azzurri sono state invece ingenuità fatali, mentre a Cerignola sono arrivate tre sberle che hanno messo il reparto arretrato sul banco degli imputati.
Il gioco proposto da Turati – basato sul possesso e sul presidio costante della trequarti avversaria – espone inevitabilmente la retroguardia a ripartenze brucianti, che spesso portano gli avversari a tu per tu con Bonucci. La società, però, confida negli ultimi rinforzi arrivati in chiusura di mercato. Interpreti che a breve potrebbero adattarsi meglio ad un calcio veloce e aggressivo, anche in fase di copertura. In attacco, invece, c’è attesa per Parigini, elemento in grado di dare ancor più peso e qualità al reparto offensivo.
Uno sguardo ai numeri racconta un avvio complesso: 6 reti subite in 3 gare, una media di 2 a partita. Non l’unica difesa in difficoltà: anche il Casarano ha incassato 6 gol, ma è riuscito a raccogliere 4 punti grazie ai 3 gol segnati ed a un calendario più favorevole. Peggio di Siracusa e Casarano, in difesa, hanno fatto Foggia e Monopoli (7 gol subiti) e Altamura e Latina (8). Queste ultime due, però, sono già riuscite a conquistare almeno una vittoria.
Il cammino è ancora lungo e la fiducia nell’ambiente non manca. Con i rinforzi giusti e il ritorno degli uomini chiave, il Siracusa è pronto a rialzarsi e a giocarsi fino in fondo le proprie carte nella corsa salvezza.