Siracusa. Il direttore di Oncologia: "noi sanitari consapevoli del rischio contagio, però…"

“E’ chiaro che noi sanitari abbiamo la consapevolezza nella gestione di questa situazione di grave emergenza di vivere una quotidiana potenziale esposizione all’infezione, in particolar modo quando la subiettività clinica di qualsiasi paziente non è marcatamente evidente”. A dirlo è Paolo Tralongo, direttore del reparto di Oncologia medica dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Da voce in maniera elegante alle difficoltà dei sanitari in questi giorni di emergenza: come stabilire quando si è a contatto con un asintomatico? Se, ad esempio, si va in ospedale per una frattura, si viene curati per quella. Soprattutto se in assenza di altri sintomi, come appunto nel caso degli asintomatici. Non viene certo effettuato tampone, eppure i sanitari sono stati – a loro insaputa – a contatto con un contagiato e contagiati a loro volta.
Proprio di ieri la notizia del contagio di due operatori sanitari (medico e infermiera), dopo la diagnosi di positività di una paziente che era ricoverata in Oncologia. La paziente è stata trasferita al reparto covid di Malattie infettive. Tutto il personale, sia della degenza ordinaria che del DSO-DH è stato sottoposto a tampone, così come i pazienti, e tutti gli ambienti sono stati sanificati.