Siracusa, il gol è un tabù e la classifica fa paura. Turati: “Fiducioso”
“Io sono fiducioso in questa squadra. Aspettiamo quella scintilla che ci farà fare qualcosa di meglio”. Le parole di Marco Turati non sono di resa e guai se lo fossero mai state. Certo, dopo Crotone fiducia e attesa non sono esattamente due cosa facili da chiedere alla tifoseria azzurra. Perchè adesso le sconfitte sono cinque in altrettante partite. Sei se si considera anche la Coppa Italia. Ok, la squadra è stata costruita in ritardo e cerca ancora amalgama e condizione. Però intanto è passato un mese. E i numeri di difesa e attacco (i peggiori del girone) dicono che più che una scintilla serverebbe una vampa.
“Non siamo ancora pronti a gestire tutti i 96 minuti. Dobbiamo sicuramente crescere in condizione ed in conoscenza anche a livello personale tra di noi”, dice nel post gara Turati. Ed in effetti, fino a che il fiato ha retto il Siracusa stava accarezando l’idea di tornare a casa almeno con un punto. Poi il calo fisico evidente, i cambi, la solita ingenuità (sul primo gol) e amen. “Venire qua e fare una partita simile e non raccogliere nulla è abbastanza deprimente. Abbiamo mantenuto un ritmo alto, un ritmo costante e quindi speravo di una zampata per ottenere il risultato, così non è stato. Sicuramente – analizza l’allenatore azzurro – giocando con 5 under concediamo qualcosa dal punto di vista dell’esperienza. Poi abbiamo ancora tantissimi calciatori che dobbiamo recuperare dal punto di vista fisico. Quindi è una scelta che facciamo per premiare i calciatori che sono maggiormente pronti da questo punto di vista”. Ma ancora una volta finisce nel vortice delle critiche soprattutto il priolese Falla, per una marcatura non precisa.
“Purtroppo c’è stata quella ingenuità che penso abbia poi indirizzato la nostra partita e forse potevamo fare meglio o leggere meglio quel corner. Sapevamo che battevano sempre così e quindi c’eravamo anche preparati per essere pronti. Serve solo lavoro, lavoro, lavoro”. I tifosi, invece, chiedono punti, punti, punti prima che la lotta salvezza si faccia bolgia.
Preoccupa, più che i meccanismi difensivi che possono essere registrati, l’allergia al gol degli avanti azzurri. Questione anche di umore, secondo Turati. Situazione complessa, pallone pesante, paura. Servirebbe leggerezza. Nel calcio arriva solo con i risultati. E quelli arrivano quando nelle difficoltà si mette in campo il carattere.