Malsecco: "La coltivazione del limone di Siracusa rischia di scomparire"

Un problema serissimo, non adeguatamente preso in considerazione, che rischia di far scomparire la coltivazione del limone a Siracusa e in gran parte di Sicilia. Non è un allarme da poco quello che lancia Fabio Moschella, imprenditore, ex presidente del consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp, già assessore alle Attività Produttive.

Il suo sfogo mette in evidenza una situazione grave, che starebbe attanagliando le coltivazioni nel territorio e comunque nell’isola. La causa è quella che Moschella definisce “la più grave diffusione di Malsecco degli ultimi decenni”. La malattia sta colpendo la quasi totalità degli impianti, in alcune aree informa distruttiva. “Eppure- osserva Moschella- sembrerebbe che nessuno stia comprendendo la gravità della situazione”.
Il malsecco è la più grave delle malattie del limone, se non affrontata adeguatamente ha un potenziale di diffusione impressionante. Le avversità atmosferiche degli ultimi anni hanno inciso notevolmente sul suo sviluppo. “Il buon andamento commerciale del mercato del limone -secondo l’ex presidente del Consorzio- negli ultimi anni potrebbe avere attenuato la consapevolezza degli agricoltori. Colpisce il sostanziale silenzio di istituzioni, organizzazioni agricole, politica”. E nemmeno gli aiuti predisposti sarebbero sufficienti.
“La dotazione finanziaria della sottomisura 5.2 del PSR della Regione Siciliana ( 2014/2020 ) -conferma Moschella- risulta assolutamente inadeguata rispetto alle dimensioni del fenomeno. Tale sottomisura destina solo 10 milioni di euro peraltro per un insieme di fitopatie, calamità naturali, avversità atmosferiche. Il Parlamento nazionale discute dal 2018 una proposta di legge che appare anch’essa, al riguardo, insufficiente. Occorre un Piano straordinario per il contrasto al batterio. C’è una bozza in via di elaborazione dei GAL che mi pare un buon punto di partenza. La si discuta urgentemente in ARS, in Parlamento, la si porti a Bruxelles. Serve il contributo fondamentale dei Consorzio di Tutela e del Distretto Agrumi di Sicilia”.
Parlando in numeri, la Sicilia coltiva il 5% della produzione mondiale, il Limone di Siracusa IGP rappresenta il fiore all’occhiello di questa produzione. “Continuare nel silenzio e nella parziale indifferenza-conclude l’ex assessore alle Attività Produttive-  sarebbe davvero imperdonabile”.