Siracusa. Il ministro Lupi: "ferrovie, porto, autostrade: qui vera arretratezza"

Poco più di un’ora di ritardo, ma giustificato.  Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, arriva a Siracusa attorno le 20.30. Tutta colpa del maltempo che si è abbattuto sulla Capitale e che ha fatto partire in ritardo il suo volo. Al suo arrivo trova un salone gremito per il primo, vero convegno del Nuocentrodestra siracusano. Ad attenderlo il parlamentare regionale Enzo Vinciullo, “scortato” dai suoi fedelissimi sul territorio.
I temi sono di certo interessanti: le autostrade, il porto, le ferrovie. E il ministro Lupi non si sottrare, pronunciando parole forse anche più decise di quelle che la platea si sarebbe attesa. Come quando parla di “vera arretratezza” del sistema infrastrutturale locale. Una presa di coscienza dell’esistenza di un problema serio e su più livelli a cui non seguono roboanti annunci di interventi al futuro ma la cautela di un ministro che comprende come necessiti una strategia di rilancio, che parta anche dalle piccole cose.
Parla di ferrovie e di alta velocità: un miraggio visto da Siracusa, dove tutt’al più si chiede qualche treno in più e magari un doppio binario.  “Il problema è di sistema. Vorrei capire perchè l’alta velocità si è fermata a Battipaglia. Finalmente mi è stato presentato un progetto serio da parte delle Ferrovie dello Stato che collega Catania a Messina e Palermo”, di cui Siracusa potrebbe approfittare.
C’è poi il porto di Augusta, hub in cerca di costante, definitiva consacrazione nel cuore del Mediterraneo. “Augusta è un porto strategico – dice il ministro – non solo risorsa della Sicilia ma per tutta Italia. Ed è questo il motivo per cui, come Governo, dobbiamo confrontarci con la Regione per fare un nuovo sistema dei porti che dia risorse e priorità”.
Poi uno sguardo alla rete autostradale, con qualcuno che timidamente prova a sottoporre al ministro Lupi il problema del casello di Cassibile sulla Siracusa-Gela, mentre in platea c’è brusio: segnalazioni a bassa voce sulle arterie bloccate o interessate da lavori nel siracusano, con ricadute immediate sulla viabilità locale. “Occorre un impegno concreto, molto concreto. Le risorse ci sono, vanno spese bene. Bisogna individuare le priorità e dalla Sicilia, da Siracusa così come dal nord Italia, dobbiamo riuscire ad ottenere risultati concreti e immediati”.