Siracusa. Il nemico sottovalutato: l'erosione costiera. "Zero risorse, solo divieti"

L’Isola si candida a nuovo quartiere sotto tutti i punti di vista. E’ aumentato il numero dei residenti, aumentano le attività commerciali ma restano al palo servizi ed infrastrutture. Mancano i marciapiedi, le strade sono spesso anguste o in condizioni discutibili. E su tutto, il mai sin qui realmente affrontato tema di un necessario risanamento costiero. Il dissesto, infatti, pone a rischio di crolli, frane e smottamenti un ampio tratto della popolosa area.
Interviene su questo Nicoletta Piazzese (Forza Italia). “Anche per la prossima stagione estiva ai siracusani sarà negato l’accesso a molte spiagge del litorale. Con rammarico constato che nessun intervento è stato posto o almeno proposto a Palermo. E mentre c’è chi realizza dei lungomare, facendone giustamente fiore all’occhiello della sua attività amministrativa, Siracusa arretra”, riassume la dirigente provinciale del partito.
La Capitaneria di Porto di Siracusa si vede costretta a moltiplicare le ordinanze con cui viene interdetto l’accesso a tratti di costa, dalla Fanusa al Plemmirio, da via Lido Sacramento a Carrozza.
“La precedente amministrazione comunale, pur godendo di un governo regionale di colore favorevole, si è limitata a richiedere un finanziamento alquanto esiguo, appena 1,4 milioni di euro, per la messa in sicurezza di questa parte di costa senza peraltro ottenere l’inserimento in programmazione e l’assegnazione dei soldi per la realizzazione”, attacca la Piazzese. “Le uniche ed esclusive opere di risanamento costiero che riguardano il litorale siracusano sono, infatti, riconducibili ad un decreto del 2008 ed all’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione ed al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico del 30 marzo 2010, tutti a firma dell’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo”, ricorda l’esponente dello stesso partito.
L’ultimo intervento ha riguardato la realizzazione di parte del primo Stralcio dei lavori di ripristino e consolidamento della falesia compresa tra Punta Carrozza e Punta Castelluccio. “A distanza di oltre dieci anni, siamo ancora in attesa del completamento di quei lavori, con le somme rimaste disponibili nemmeno più sufficienti a coprire tutto l’intervento programmato. Ma cosa più grave, non sono stati proposti nuovi interventi. Non sono state individuate altre fonti di finanziamento e non sono stati recuperati nuovi fondi”, l’affondo di Nicoletta Piazzese.
Eppure il rischio di dissesto idrogeologico per Siracusa è concreto ed elevato. Lo dicono anche i geologi. Ed ogni anno il litorale marino subisce la perdita di parti significative di costoni rocciosi e arenili.