Siracusa. Il racconto del sub che ha trovato il cadavere del 16enne. "Mi ha guidato Rossana Maiorca"

Lui è l’ispettore superiore di Polizia, Di Grazia. Ed è l’uomo che ha trovato il corpo senza vita del sedicenne disperso ieri nelle acque del Plemmirio. Lo aveva promesso alla coppia di amici che quel ragazzino aveva battezzato: “lo riporto a casa”. Poche parole, con le ciglia difficili da lasciare asciutte. Ha preso la sua attrezzatura e ha collaborato da subacqueo alle operazioni di ricerca. L’ispettore Di Grazia conosce quelle acque. E si è diretto verso la statua di Rossana Maiorca, adagiata sul fondale. Un giro accanto, come a chiederle un segnale, un’indicazione. “Dov’è quel povero ragazzino?”, sembra quasi abbia voluto chiedere alla statua con lo sguardo. “E all’improvviso ho come avuto netta la sensazione della direzione da prendere. Mi piace pensare che sia stata Rossana a darmi consiglio”. Il poliziotto prende deciso a nuotare verso il costone, a una profondità di circa 24 metri. Come guidato, nuota per dieci minuti buoni. Fino a trovare il corpo senza vita dello sfortunato sedicenne. “L’ho abbracciato e l’ho portato su con me”, si limita a dire. E qui decide di fermare il suo racconto. Il resto è cronaca, con la mesta procedura dell’identificazione e l’ispezione cadaverica che conferma la morte per annegamento. L’ispettore superiore di polizia, Di Grazia, ha mantenuto la sua promessa. Ma non ha per niente voglia di andarne fiero.