Siracusa. Il sindaco Garozzo punta Palazzo di Giustizia: "pretendo chiarezza su quanto sta accadendo in Procura"

“In tempi non sospetti ho detto, e oggi lo ribadisco, che l’operato di due pubblici ministeri non mi convinceva. Ho fiducia nella magistratura e nella giustizia, ma credo di avere il diritto di esprimere le mie riserve sull’operato di alcuni magistrati. Lo dico senza paura”. Rinnova i suoi sospetti il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Lo fa affidando il suo pensiero ad un lungo post apparso sulla sua pagina facebook. E, in uno strano gioco di coincidenze, lo “sfogo” arriva proprio nei giorni in cui paiono farsi agitate le acque all’interno della Procura siracusana.
“Gli ultimi avvenimenti riguardanti alcuni sostituti procuratori meriterebbero una riflessione di tutti i soggetti sociali del nostro territorio, sempre pronti ad additare l’amministrazione, ma silenti a fronte delle notizie apparse negli ultimi giorni sulla stampa”. E ricorda: “un magistrato in servizio è stato condannato definitivamente dalla Cassazione per fatti illeciti che riguardavano un’azione giudiziaria promossa nei confronti dell’ex sindaco Massimo Carrubba e dell’assessore all’ambiente Nunzio Perrotta. Sempre lo stesso magistrato è stato condannato in primo grado con pena severissima per tentata concussione. È imbarazzante l’ipocrisia, il silenzio e l’assenza di dichiarazioni a fronte di fatti che se commessi da un politico avrebbero avuto ben altro risalto”.
E poi c’è la microspia rinvenuta nella stanza del pm Longo, già pubblicamente “accusato” da Garozzo. “Ma quest’ultima vicenda viene derubricata ad una sorta di guerra all’interno del palazzo di Giustizia. In ogni caso pare allora non sarei l’unico a dubitare del comportamento dello stesso pm, perché insieme a me ci sono altri magistrati di Siracusa e quelli di Messina”, che pare stiano conducendo delle indagini. “Ho chiesto più volte al procuratore capo di intervenire e non e’ avvenuto nulla”, scrive ancora Garozzo che parla di “due pesi e due misure” perchè “se fosse accaduto al sottoscritto sarebbero piovute richieste di dimissioni, avremmo letto di condanne pubbliche anticipate. È calato il silenzio. Come già e’ avvenuto mi recherò nuovamente presso le autorità competenti”.
Garozzo ne ha anche per i suoi avversari politici di sempre: “si è svolta una conferenza stampa che ha visto protagonista l’onorevole Zappulla e la consigliera comunale Princiotta durante la quale si è tentato di addossarmi responsabilità per fatti, tutti da dimostrare, che sarebbero avvenuti precedentemente al mio insediamento”.
Come già fatto in una recente, appassionata conferenza stampa il sindaco di Siracusa rivendica a suo merito l’avere rotto “un sistema”. Questo perchè la sua amministrazione “ha fatto le gare, facendo risparmiare milioni di euro al Comune di Siracusa, e per chi era abituato ad avere affidamenti diretti questo è stato un problema. Ho difeso la città da richieste milionarie e continuerò a farlo. Abbiamo subito le reazioni di chi ha tentato di abbattere l’amministrazione per via giudiziaria. Ho presentato denunce innanzi a tutte le autorità competenti contro chi ha tentato di utilizzare strumenti a mio parere non leciti. La verità emergerà e vedremo chi ha commesso illeciti”, il suo avvertimento. “Da primo cittadino pretendo chiarezza su quanto sta accadendo nella Procura della Repubblica di Siracusa. La democrazia vive ed è in salute solo se ogni istituzione svolge il suo ruolo senza ombre”. Un attacco alla magistratura? “No, ho fiducia nell’istituzione e in molte donne e uomini che la rappresentano, ma non in tutti. L’ipocrisia non mi appartiene. Piccoli uomini politici parlano di piccole cose, il loro assordante silenzio su questo argomento, conferma la statura di una classe politica inadeguata in provincia di Siracusa. Onesti compresi”.