Siracusa. Talete abbellito? Una idea che non piace a tutti, Giansiracusa: "abbattetelo"

Il Talete? “Va demolito”. A pensarla così sono in tanti, a Siracusa. Quella colata di cemento che copre la vista del mare, un casermone di cemento nato come ingresso di un mai realizzato tunnel sottomarino e “adattato” a parcheggio è da sempre considerato un eco-mostro tutto siracusano. A riaprire il dibattito sul Talete è stato l’annuncio, da parte del Comune di Siracusa, del finanziamento di un progetto di “abbellimento”. Sul costo, la scelta e le modalità utilizzate è già polemica politica. Ma quello che interessa di più ai cittadini è una soluzione per quella struttura tollerata ma certo non amata. E neanche soggetta a molti usi, nonostante lo spazio terrazzato.
Lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa prende posizione netta. “Abbiate coraggio: demolitelo!”, dice fermo. “La rottamazione della bruttezza, di ciò che è fatiscente e opprimente, di ciò che mortifica la natura e la storia è un obbligo morale. Rifate il terzo ponte e portate gli automezzi fuori dal centro storico. Quattro navette che funzionano risolveranno il tutto”, il pensiero di Giansiracusa. Una posizione forte, condivisa anche da Manuel Giliberti, apprezzato scenografo e regista siracusano. “Il recupero, seppur volenteroso, non corregge l’errore di base che condanna questa struttura”, scrive nel suo commento postato sui social dove il Giansiracusa-pensiero aumenta ora dopo ora il numero di like e condivisioni.
Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Siracusa, su proposta dell’assessore alla Cultura Fabio Granata, ha approvato e finanziato il progetto esecutivo proposto da Giuseppe Stagnitta, ideatore e curatore di Emergence, Festival Internazionale di Arte Pubblica, e dal suo staff di artisti, landscape manager e architetti per la riqualificazione e la Mitigazione architettonica del parcheggio Talete attraverso un intervento di Arte Pubblica.
“Il progetto è studiato per trasformarlo in un vero e proprio Monumento del XXI secolo, attraverso un fare contemporaneo basato sull’idea del riciclo, in questo caso di una opera pubblica che continuerà ad essere utilizzata secondo la propria funzionalità, quindi come parcheggio pubblico, facendola al contempo rinascere e rivivere come opera d’arte. Progetto green ed ecosostenibile, ha come obiettivo principale quello di integrare la facciata del parcheggio con il contesto dell’ambiente urbano in cui l’opera è inserita, mitigando l’ingerenza estetica dell’attuale impatto visivo del prospetto attraverso la capacità artistica di reinterpretarne la superficie, ricreando sul muro i colori tipici della pietra di Siracusa ed intervenendo con una scenografia naturale attraverso vegetazione rampicante autoctona”. Così l’assessore Fabio Granata presenta il progetto.