Siracusa. In 15 aspettano da un anno la stabilizzazione: "Noi, presi in giro"

Ad un anno dal licenziamento, 15 lavoratori ex Socosi provenienti dal bacino degli Lsu attendono di conoscere il loro futuro. Era stata prospettata loro la possibilità di un contratto di diritto privato con il Comune, che li avrebbe riassorbiti. “Ma ad oggi palazzo Vermexio non propone alcuna soluzione in merito, non rispettando gli impegni assunti all’atto del licenziamento”, tornano a ruggire i 15, in particolare donne.
“La delusione è profonda. Le nostre famiglie sono costrette a vivere il nostro sconforto. C’è chi rischia lo sfratto, chi non riesce più a sostenere le spese universitarie dei figli”, raccontano ancora.
I 15 licenziamenti sono scaturiti da accordi stipulati e verbalizzati tra l’Amministrazione Comunale, la società Socosi, i sindacati e i lavoratori. La scelta di licenziare gli Lsu era stata presa perchè si è sempre sostenuto che loro avessero il cosiddetto “paracadute” ovvero il meccanismo per cui sarebbero stati poi assorbiti dal Comune come avvenuto nel 2013 per altri sei ex Socosi.
“Visto quel precedente, ci chiediamo secondo quali principi l’Amministrazione Comunale non ha provveduto alla nostra contrattualizzazione, creando un caso di discriminazione non giustificabile”.
La prossima settimana, martedì 19, nuovo incontro con l’assessore al personale del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa. “Ci auguriamo che non sia un’ennesima riunione volta solo a mantenere chete le acque. Ci prospettino una soluzione. Siamo stanchi di essere presi in giro”.