Siracusa. In piazza Duomo la cerimonia per i 70 anni della Repubblica

Settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica celebrato in piazza Duomo. Alle 10.30 il prefetto, Armando Gradone, e il comandante del Comando Marittimo Sicilia, l’ammiraglio Nicola De Felice, hanno passato in rassegna la compagnia interforze costituita da soldati, marinai, avieri e carabinieri, agenti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e delle rappresentanze del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, della Croce Rossa Italiana, delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle associazioni di volontariato di Protezione Civile.
Dopo l’alzabandiera, alla presenza di quasi tutti i sindaci della provincia, è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica. Spazio quindi agli interventi di una studentessa della Consulta Provinciale, di un’elettrice del 1946, del sindaco di Siracusa e di Carlo Trigilia, docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Firenze.
La cerimonia si è conclusa con il saluto del prefetto e con la consegna della Medaglia d’onore ai familiari dei Angelo Cascone.
“Oggi ricordiamo non solo la nascita della Repubblica Italiana come forma di Stato scelta dai cittadini, ma riaffermiamo anche i principi di democrazia, di libertà e di solidarietà sociale sanciti dalla nostra Carta costituzionale. Principi che attraverso il suffragio universale e il voto alle donne hanno reso libero il nostro Paese”, ha ricordato il primo cittadino di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
“Celebriamo la Repubblica ma guardiamo anche alla sua Costituzione, frutto di quella stagione di rinascita successiva alla Liberazione. Esse ci trasmettono la consapevolezza e l’orgoglio di essere italiani, consolidano un sentimento nazionale maturo. Questi devono rimanere i nostri valori, nonostante le tensioni di quest’ultimo anno; nonostante la disaffezione che allontana la gente dalla politica; nonostante i tentativi di delegittimazione dello Stato e delle sue Istituzioni; nonostante, infine, le turbolenze dei mercati e la vicenda dell’immigrazione che vorrebbero mettere in discussione l’impalcatura stessa dell’Unione Europea”.