Siracusa in zona Arancione, l'allarme di Cna: "Colpo forse definitivo alle aziende"

“La Sicilia in zona arancione rappresenta l’ennesimo e forse definitivo colpo alle aziende della ristorazione, dei pubblici esercizi e dell’intera filiera primaria e secondaria”. Il presidente provinciale di Cna Siracusa, Innocenzo Russo interviene con questa premessa su un tema che desta fortissime preoccupazioni dal punto di vista economico ma che rientra nell’ambito del piano del Governo per limitare il numero di contagi da Covid-19 che, a livello nazionale, continuano  a preoccupare. “A distanza di un anno dal l’avvento della pandemia di Covid- commenta il presidente dell’associazione degli artigiani- l’azione di contrasto al contagio continua a seguire lo stesso copione, con l’aggravio delle continue spese a carico di chi non riesce più ad alzare la testa.”

Per Russo, “il ritorno delle chiusure lascia attoniti gli operatori che dopo aver guardato con stupore la crisi di governo, oggi registrano un ritardo insopportabile nell’adozione di misure a loro sostegno, così come nell’erogazione di quelle già messe in campo negli scorsi mesi.”

“Nessun riscontro reale neanche da parte del governo regionale, con il presidente che aveva preso solenne impegno nel corso della sua apparizione in quel di Palazzolo Acreide – ricorda ancora Innocenzo Russo – adesso però, con la campagna di vaccinazione in evoluzione e lo scenario sempre più vicino di un miglioramento generale della situazione, non possiamo perdere di vista la necessità di salvaguardare moltissime imprese soggette a restrizioni e altrettante impegnate nella fornitura di materie prime e servizi.”

“Abbiamo letto ipotesi che abbiamo rispedito immediatamente al mittente, adesso ci aspettiamo concretezza e celerità – continua Russo – se così non sarà, se non si adotteranno cioè ristori veri e blocchi di imposte e adempimenti, si metterà a rischio seriamente la coesione sociale, dando uno schiaffo ai tanti piccoli imprenditori che hanno dato e stanno dando tutto per resistere.”

“Un anno di crisi sanitaria ed economica ha piegato la nostra serenità ed è giunto il momento di dare risposte immediate e concrete – insiste Russo – risposte che riguardano il governo nazionale ma anche quello regionale che non può assistere da spettatore reclamando solo l’intervento di Roma.”

“Si sta lavorando infatti ad una finanziaria regionale senza alcuna risposta, con tante misure della precedente norma ancora inattuate – conclude il presidente Russo – ma adesso è tempo di responsabilità e di serietà, quella che le imprese hanno sempre dimostrato.”