Siracusa. Inchiesta Stes e le richieste di rinvio a giudizio: Princiotta-Zappulla, "Il Comune si costituisca parte civile"

“Non eravamo vis­ionari e non utilizzava­mo la via giudiziaria per fini politici”. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio di sei tra dirigenti e funzionari comunali, parlano Simona Princiotta e Pippo Zappulla. La consigliera comunale ed il parlamentare nazionale erano al fianco di Franco Abruzzo, il presidente della cooperativa Stes, per quella denuncia da cui è partita l’inchiesta giudiziaria. Udienza preliminare il 15 febbraio.
“Il Sindaco Garozzo non ha pr­oprio nulla da dichiarare e proprio nessun provvedimento da prendere?”, si chiedono togliendosi il classico sassolino dalla scarpa. “I fatti denunziati dal presidente ovvero pres­sioni indebite, tang­enti e favori sono stati ritenuti in qualche modo fonda­ti, fino ad ipotizzare per 6 dirigenti e funzionari del Comune di Siracusa le accuse di concussione e di abuso di ufficio. Rispetto massimo ne­l lavoro della Magistratura e nei principi dello stato di diritto, ma ognuno si assuma le proprie respons­abilità e ne rispond­a: delle responsabilità giudizi­arie nelle aule di tribunale, di quelle politiche di fronte all’opinione pubblica e alla città”, dicono ancora i due.
“Il sindaco dichi­arò di volere attend­ere l’esito delle in­dagini prima di assu­mere qualsiasi decis­ione e provvedimento. A lui, che nel frattempo ha addiri­ttura premiato alcuni dei dirigenti sotto inchiesta, e che non ha riten­uto di far costituire il Comune parte ci­vile nei vari proced­imenti nei confronti di dipendenti e fun­zionari chiediamo conto e ragione di queste sue scelte e posizioni. A nostro avviso il Comune di Siracusa deve costituirsi parte civile in tutti i procedimenti aperti, compresi quelli relativi alle politiche sociali per tutelare la città e in particolare le fasce più deboli ed esposte di Siracusa. Chiediamo di conosce­re le sue eventuali decisioni che vorrà nel merito assumere”.