Siracusa. Incidenti sul lavoro, il sindacato lancia l'allarme: "in aumento, più controlli"

A Siracusa tornano a crescere gli infortuni sul lavoro. Nel 2015 sono stati 2.428 gli infortuni, contro i 2.422 nel 2014. Un dato in controtendenza con la performance siciliana e nazionale che segna un lieve decremento.
“Negli anni più bui della crisi, soprattutto in edilizia, il sistema dei controlli e le sanzioni sono stati indeboliti in virtù di uno scellerato pensiero dominante secondo il quale la via di uscita dalla crisi potesse essere quella di eliminare ogni impedimento alla libertà di impresa”, sbotta il segretario provinciale della Fillea Cgil, Salvo Carnevale. “Basti pensare agli effetti depotenziati del Durc che ha permesso alle imprese cattive di giocare più facilmente con le regole. Ora, che la crisi sembra rallentare o, come accade nel settore lapideo, si è in presenza di una significativa ripresa, si sceglie di porre le esigenze della produzione prima di quelle delle persone. Ci chiediamo, ma quando riaccenderemo i fari sulla sicurezza reale dei lavoratori e non quella millantata sulle carte e sugli attestati che , come dimostrano i dati, non bastano a frenare il fenomeno?”.
Negli anni della crisi “abbiamo perso 7.000 posti a Siracusa, ma il numero di infortuni sul lavoro e di quelli mortali ad oggi è lo stesso del 2010”.
Per la Fillea Cgil serve una nuova legge e controlli perchè “in un paese come il nostro, dove illegalità e irregolarità toccano un terzo dell`economia reale, non basta più la prevenzione, occorre una risposta seria”.