Siracusa. La curatela di Sai 8 attacca le pubbliche amministrazioni e lancia l'allarme: "acqua razionata"

La curatela fallimentare di Sai 8 all’attacco dei Comuni e del Consorzio Ato rei di tenere “un atteggiamento contraddittorio, abusivo, irresponsabile e velleitario”. Hanno intentato oltre 50 azioni giudiziarie per ottenere la riconsegna degli impianti e  “come dimostra l’odierno rifiuto del comune di Lentini di ricevere la consegna dell’impianto di depurazione fognaria, non accolgono l’invito della Curatela a riprendere la gestione diretta o tramite consorzio di tutto il servizio idrico integrato della provincia di Siracusa, nè sono disposti a coprire le perdite gestionali del fallimento, che ammontano a 630 mila euro mensili”.
Una inattività delle pubbliche amministrazioni che, secondo i tre curatori,  “creerà gravissimo danno ai cittadini della provincia di Siracusa che rischiano di rimanere senz’acqua o di avere l’acqua razionata”. Un allarme lanciato insieme alla considerazione che pensare di gestire il servizio idrico con costi inferiori a quelli odierni sarebbe velleitario. Pesa la costante crescita del costo dell’energia elettrica e la fatiscenza della rete idrica provinciale che obbliga a pompare dai pozzi 100, con il relativo costo di energia elettrica, e distribuire meno di 40, oltre che a sostenere ogni anno più di 2,5 milioni di manutenzioni.