Siracusa. La Soprintendenza non ci sta: "quei progetti non erano cantierabili. Ma li recupereremo"

Dagli uffici della Soprintendenza di Siracusa non si fa attendere la replica al caso dei progetti non inviati all’assessorato regionale dei Beni Culturali e pertanto non finanziati. “Leggo con stupore la dichiarazione dell’on. Vinciullo, riguardante il mancato invio di alcuni progetti finanziabili nell’ambito dell’attuazione del cosiddetto Patto per il Sud”, esordisce la soprintendente Rosalba Panvini.
“Fermo restando le ricadute economiche, occupazionali, sociali e di valorizzazione dei siti della Neapolis e del Ginnasio Romano di Siracusa, corre l’obbligo di precisare che negli elenchi dei progetti inviati dalla Soprintendenza, per ottenere i finanziamenti, non erano stati contemplati i relativi progetti; questi ultimi sono stati inseriti negli elenchi direttamente dal Dipartimento dei Beni Culturali, nonostante essi fossero stati dichiarati da questo Ufficio non esecutivi e non cantierabili per carenza di figure professionali idonee alla loro redazione”, spiega ancora la soprintendente.
“E’ ben noto, infatti, che nella Soprintendenza di Siracusa sono presenti ad oggi, quali figure professionali abilitati alla redazione dei progetti, soltanto due architetti e sei funzionari direttivi geometri, impegnati anche in altri delicati compiti di tutela, direzione di lavori di restauro, in itinere, sicurezza, valorizzazione e promozione dei siti culturali della giurisdizione siracusana. Peraltro, in questi ultimi anni si è assistito al pensionamento di figure professionali e al trasferimento di altre, di pari qualifica, ad Istituti di recente istituzione (Polo Regionale dei siti e musei archeologici, Museo Paolo Orsi e Polo Regionale dei siti culturali, Galleria di Palazzo Bellomo, ndr), in ossequio a scelte politiche e amministrative che non sono certo imputabili a chi dirige gli Uffici dell’amministrazione dei Beni Culturali”.
Dopo aver chiarito la complessa situazione organizzativa, la stessa Rosalba Panvini assicura che “ci si impegnerà nel tentare di recuperare i predetti interventi di cui, si ribadisce, si aveva già contezza della relativa impossibilità alla loro definizione”. Inoltre, “con notevoli sforzi si stanno per rendere esecutivi altri dieci progetti”, l’anticipazione della soprintendente.