Siracusa. La visita del ministro De Vincenti delude la Cgil, Alosi: "Deve dare soluzioni, non fare l'elenco dei problemi"

“Non sono le proposte quelle che mi aspetto da un ministro, peraltro le stesse suggerite, inascoltate, da anni dai sindacati”. Il segretario della Cgil, Roberto Alosi esprime forti perplessità in merito a quanto dichiarato dal ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti e dal sottosegretario alla Salute, Davide Faraone durante la visita dei giorni scorsi in città, nell’ambito del cosiddetto “pensatoio” per parlare di defiscalizzazione degli investimenti. “Se due rappresentanti istituzionali fanno l’elenco dei problemi, invece di indicare strade e soluzioni, come spetterebbe a due esponenti di governo-commenta Alosi- allora siano davvero alla frutta. Dire che è importante abbattere le tasse per favorire gli investimenti è come scoprire l’acqua calda. Niente di più populistico, poi, sentir dire che “la carta vincente per la Sicilia potrebbe essere rilanciare la piccola e media impresa, ma l’unico modo per riuscirci è favorire il credito agli imprenditori. Ovvio, quasi banale, ma se non è il governo a stabilire norme e procedure, chi deve farlo?” E ancora: “come si fa ad avanzare la proposta di attribuire la sede dell’Autorità portuale a bienni alterni tra Catania e Augusta, mantenendo ancora in sospeso il dovere della politica di decidere nel merito a prescindere da beceri posizionamenti pre-elettorali?” Roberto Alosi valuta anche l’intervento di Davide Faraone, “che si è ben guardato dall’ indicare quali soluzioni adottare per risolvere il nodo del nuovo ospedale, che la città aspetta invano da anni e con i fondi pronti per essere stornati altrove. La visita ha avuto tutto il sapore della campagna elettorale, e non certo di un incontro con l’obiettivo di invertire la rotta per dare alla Sicilia nuove prospettive future. Mi chiedo se non sia per questo, per evitare imbarazzanti momenti di confronto, che i sindacati non sono stati invitati”